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Che cosa stabilisce l'accordo?

Demis Amato
Demis Amato
2025-09-21 17:01:21
Numero di risposte : 19
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L'accordo di Parigi mira a limitare il riscaldamento globale e a combattere i cambiamenti climatici. L'accordo di Parigi è un trattato internazionale che vincola giuridicamente i suoi firmatari affinché agiscano per combattere i cambiamenti climatici. L'accordo è entrato in vigore il 4 novembre 2016, dopo l'adempimento della condizione di una sua ratifica da parte di almeno 55 paesi che rappresentassero almeno il 55% delle emissioni globali di gas a effetto serra. In esso è delineato un piano d'azione per limitare il riscaldamento globale. L'aumento della temperatura media globale non deve superare 1,5 °C entro la fine del secolo I paesi comunicano l'un l'altro e al pubblico i risultati raggiunti nell'attuazione dei rispettivi obiettivi al fine di garantire trasparenza e controllo I paesi si impegnano a favore dell'azione per il clima presentando piani d'azione in materia di clima al fine di ridurre le proprie emissioni I finanziamenti per il clima sono necessari per aiutare i paesi vulnerabili sia a ridurre le emissioni che a diventare più resilienti ai cambiamenti climatici I governi comunicano ogni cinque anni i rispettivi piani d'azione, ciascuno dei quali fissa obiettivi più ambiziosi Con l'accordo di Parigi i paesi hanno rinnovato il loro impegno a favore dell'azione per il clima e hanno concordato nuovi obiettivi per accelerare gli sforzi intesi a limitare il riscaldamento globale.
Lisa Milani
Lisa Milani
2025-09-13 08:47:33
Numero di risposte : 35
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L’intesa riorganizza e aggiorna gli accordi formativi già in vigore in tema di sicurezza stabilendo regole su: durata, contenuti minimi e modalità di erogazione dei corsi obbligatori che rientrano tra le responsabilità dei datori di lavoro; modalità per le verifiche finali rivolte ai partecipanti, valide sia per la formazione iniziale che per l’aggiornamento; monitoraggio e controllo delle attività formative e della corretta applicazione delle norme, con attenzione sia agli enti formatori sia ai destinatari della formazione. Parte I – riporta quali saranno i soggetti formatori definiti dall’art. art. 98 del D.Lgs. 81/08. Parte II – riporta quali saranno le novità relative ai corsi di formazione Parte III – riporta quali saranno le novità relative ai corsi di aggiornamento Parte IV – riporta le indicazioni metodologiche per la progettazione, erogazione e monitoraggio dei corsi Parte V – riporta quali saranno i riconoscimenti dei crediti formativi Parte VI – riporta le modalità di verifica dell’apprendimento e dell’efficacia formativa Parte VII – riporta le altre disposizioni L’accordo prevede 4 modalità di erogazione della formazione: in presenza; in videoconferenza sincrona; in e-learning; in modalità mista. numero massimo di partecipanti: non più di 30 per corso rapporto docente/discente: non superiore a 1 docente ogni 6 partecipanti per le attività pratiche; register di presenza: obbligatorio in formato cartaceo o elettronico; frequenza minima: almeno il 90% delle ore formative per accedere alla verifica finale; verbale delle verifiche finali: da predisporre e archiviare, in formato cartaceo o elettronico; predisposizione del progetti formativo secondo le indicazioni vigenti.
Noemi Romano
Noemi Romano
2025-09-02 20:12:30
Numero di risposte : 24
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Gli Accordi Stato Regioni sulla formazione, rispondendo alle indicazioni del D.Lgs. 81/08, individuano durata, contenuti minimi, modalità della formazione obbligatoria e della verifica finale di apprendimento dei corsi di sicurezza nonché le specifiche dei corsi per l’abilitazione all’uso di determinate attrezzature di lavoro. Il nuovo Accordo Stato Regioni sulla formazione del 17/4/25, oltre ad accorpare gli Accordi sopra elencati ha anche ampliato e ulteriormente specificato i criteri per l'organizzazione corsi accordo stato regioni. L’Accordo Stato Regioni sancito il 17/4/2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24/5/2025: da tale data è entrato in vigore. L’Accordo del 2025 sostituisce e abroga gli Accordi Stato Regione precedentemente pubblicati. L’Accordo Stato Regioni 2025 norma la formazione del: datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore, DL SPP, Coordinatore per la sicurezza, RSPP, ASPP, lavoratori addetti ai lavori in spazi confinati, lavoratori addetti all’uso di particolari attrezzature.
Morgana Neri
Morgana Neri
2025-09-02 16:35:48
Numero di risposte : 24
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L'articolo 216 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) stabilisce che l'Unione può concludere accordi con uno o più paesi terzi o organizzazioni internazionali, a condizione che la conclusione di un accordo sia necessaria a raggiungere, nel contesto delle politiche dell'Unione, uno degli obiettivi contemplati nei trattati. L'accordo sia previsto da un atto dell'Unione giuridicamente vincolante. L'accordo possa incidere su norme comuni o modificarne l'ambito di applicazione. Gli accordi relativi a tali settori sono noti come accordi misti. Gli accordi internazionali conclusi dall’Unione sono vincolanti per le istituzioni e gli Stati membri, i quali sono quindi obbligati a rispettarne le disposizioni. Queste fanno parte integrante del diritto dell’Unione e rientrano in una categoria specifica, distinta dal diritto primario e derivato. L'Unione, dotata di personalità giuridica, possiede: competenza esclusiva per la negoziazione e la conclusione degli accordi per conto proprio. Competenza concorrente a tale scopo con i propri Stati membri se sono a loro volta coinvolti nella conclusione degli accordi. I settori di competenza concorrente sono elencati nell’articolo 4 del TFUE. Gli accordi internazionali conclusi dall'Unione sono vincolanti per le istituzioni e gli Stati membri, i quali sono quindi obbligati a rispettarne le disposizioni. Le disposizioni fanno parte integrante del diritto dell'Unione e rientrano in una categoria specifica, distinta dal diritto primario e derivato.
Emidio Bruno
Emidio Bruno
2025-09-02 15:09:46
Numero di risposte : 19
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L'accordo delle parti è uno dei requisiti del contratto nell'ordinamento civile italiano. Lo stabilisce l'art. 1325 del codice civile ai sensi del quale: "I requisiti del contratto sono: l'accordo delle parti; la causa; l'oggetto; la forma, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità". Si ha un accordo quando due o più persone manifestano reciprocamente le proprie volontà, e queste sono dirette allo stesso scopo. Con l'accordo il contratto è stipulato o concluso. La mancanza d'accordo determina la nullità del contratto.
Walter Gentile
Walter Gentile
2025-09-02 15:07:43
Numero di risposte : 14
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L'obiettivo generale dell'Accordo è chiaro: limitare l'aumento della temperatura globale a 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, e idealmente limitarlo a 1,5 °C. L'Accordo di Parigi prevede che tutti i Paesi che lo adottano, indipendentemente dal loro stadio di sviluppo economico, forniscano un piano d' azione nazionale globale in materia di clima, chiamato contributo determinato a livello nazionale (NDC). Gli NDC sono dei piani di riduzione delle emissioni di gas serra forniti dai singoli Paesi, in conformità con gli obiettivi dell'Accordo. L'Accordo di Parigi stabilisce un quadro per facilitare il sostegno finanziario, tecnologico e di sviluppo delle capacità dal Nord al Sud del mondo. Entro il 2020, i Paesi più ricchi del mondo si sono impegnati a fornire 100 miliardi di dollari di finanziamenti per il clima ai Paesi più colpiti dai cambiamenti climatici e a mantenere questo livello almeno fino al 2025.