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Come viene pagato un procacciatore d'affari?

Demis Montanari
Demis Montanari
2025-09-02 15:59:28
Numero di risposte : 18
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Il procacciatore d’affari è un libero professionista che trae la sua remunerazione dal guadagno percepito dal suo committente sui contratti che quest’ultimo conclude grazie al suo apporto professionale. I compensi del procacciatore possono essere in forma di či una percentuale, un importo fisso per minden singolo contratto o sulla base del fatturato complessivo generato dal suo intervento. Il Commercialista è la professione giusta a cui rivolgersi per fare una stima di questi compensi.
Secondo Grasso
Secondo Grasso
2025-09-02 15:28:25
Numero di risposte : 16
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Il compenso del procacciatore d’affari è generalmente stabilito in base a accordi presi preventivamente con il preponente. Questo compenso, noto come provvigione, viene solitamente calcolato come una percentuale sul valore degli affari conclusi grazie all’intervento del procacciatore. È importante sottolineare che la provvigione è dovuta solamente sui contratti effettivamente conclusi e per i quali il preponente ha ricevuto il pagamento completo. La determinazione della provvigione del procacciatore d’affari può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui il settore industriale in cui opera, la complessità degli affari conclusi e la sua esperienza e competenza nel campo. In alcuni casi, il compenso del procacciatore può essere determinato come una percentuale fissa del valore dell’affare, mentre in altri casi può essere negoziato caso per caso in base alle circostanze specifiche. Dal punto di vista fiscale, le provvigioni percepite dai procacciatori d’affari sono soggette alla ritenuta d’acconto, che viene trattenuta alla fonte dal preponente e versata all’Agenzia delle Entrate. La ritenuta d’acconto è una forma di anticipazione del pagamento delle imposte sul reddito e rappresenta una parte significativa del compenso totale del procacciatore. È importante che i procacciatori d’affari pianifichino accuratamente le proprie finanze e tengano conto della ritenuta d’acconto nel calcolo del proprio reddito netto.
Luisa Sartori
Luisa Sartori
2025-09-02 15:05:04
Numero di risposte : 15
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I compensi per un procacciatore d’affari possono avvenire attraverso una prestazione occasionale, inserendo nella ricevuta la ritenuta d’acconto del 20%. Ad esempio, se il compenso lordo concordato con il cliente è di 100€, il procacciatore incasserà solo 80€ perché la ritenuta d’acconto sarà di 20€. Il cliente versa i 20€ all’agenzia delle entrate come anticipo sulle tasse. Se i ricavi superano i 5.000€, il procacciatore deve iscriversi alla gestione separata INPS per versare i contributi, che sono del 33,72% dei ricavi. I contributi sono così suddivisi: l’11,24% a carico del procacciatore e il 22,48% a carico del cliente. I primi 5.000€ incassati durante l’anno sono esenti dal versamento dei contributi. Ad esempio, se il procacciatore ha incassato 8.000€, i contributi a carico suo sono del 3.000€ x 11,24% = 337,20€ e la ritenuta d’acconto è dell’8.000€ x 20% = 1.600€. Il totale dei costi è di 1.600€ + 337,20€ = 1.937,20€ e il guadagno netto è di 8.000€ – 1.937,20€ = 6.062,80€.
Danny Ferraro
Danny Ferraro
2025-09-02 14:54:32
Numero di risposte : 19
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L'istanza di iscrizione come IMPRESA con questa attività è possibile solo per i beni mobili. l’attività sia esercitata in modo del tutto saltuario e sporadico (es. meno di 30 gg/anno) l’attività sia esercitata con CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO, o per più di un anno o comunque con rinnovo tacito del contratto a tempo determinato. Per iscriversi al Registro Imprese come procacciatore si deve allegare una lettera d'incarico e dimostrare l'occasionalità del rapporto. Come parametri per l'occasionalità si può fare riferimento ad una fatturazione inferiore ai € 5.000/anno e all'attività legata a un singolo affare (contratto a tempo determinato per es. in occasione di fiere, congressi, ecc..) senza continuare il rapporto con il cliente dopo aver svolto l'incarico. L'attività di procacciamento continuato e stabile d'affari/clienti relativa a beni mobili, è soggetta ai requisiti e alle norme sugli agenti e rappresentanti di commercio (Legge 204/1985 e DM 26.10.2011). L'eventuale avvenuta iscrizione al Registro Imprese come procacciatore (attività occasionale) NON fa da requisito per una successiva iscrizione, dopo 2 anni di attività negli ultimi 5, come agente di commercio. L'attività libera di procacciamento d'affari nel settore immobiliare, anche in via occasionale (max 60 gg/anno) è VIETATA: l'attività è sempre soggetta alle norme sugli agenti d'affari in mediazione (Legge 39/1989). Per iniziare l'attività si deve presentare SCIA con Modello requisiti "Mediatori" o MOC (mediatore occasionale)
Marianita Damico
Marianita Damico
2025-09-02 13:35:12
Numero di risposte : 27
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Il procacciatore riceve il compenso in funzione di ogni affare procacciato. La misura del compenso è liberamente concordata fra le parti ed è normalmente rappresentata da una percentuale sull’ affare concluso dal procacciatore. I compensi corrisposti al procacciatore sono sottoposti a ritenuta d’ acconto. La ritenuta è del 23% sul 50% delle provvigioni. La ritenuta va operata al momento del pagamento secondo il criterio di cassa