Qual è la percentuale che un procacciatore d'affari guadagna?

Elsa Mazza
2025-09-02 18:14:09
Numero di risposte
: 16
Al procacciatore spetta una provvigione che consiste in una percentuale sul prezzo di vendita dei beni oggetto del contratto.
Il procacciatore d’affari percepisce la provvigione pattuita per ogni singolo affare procurato e andato a buon fine.
Il procacciatore riceverà la provvigione esclusivamente sui contratti sottoscritti e per i quali il proponente avrà ricevuto il pagamento integrale delle somme dovute.
In ogni caso, il procacciatore riceve dalla società la tradizionale lettera d’incarico o lettera di procacciamento affari, che contiene l’indicazione dell’ammontare delle provvigioni, le modalità di pagamento delle stesse e i patti di non concorrenza.
Ai fini fiscali, il procacciatore d’affari ha una ritenuta d’acconto del 23% sul 50% delle provvigioni e può scaricare l’IVA.
Il procacciatore d’affari occasionale si differenzia per l’assoggettamento ad IVA delle provvigioni: non deve aprire una partita iva, per lavorare basta il semplice codice fiscale, non dovrà tenere una contabilità fiscale.
Non è, inoltre, sottoposto a studi di settore e potrà guadagnare fino a 5 mila euro l’anno.
Nel caso in cui tale limite venga superato è considerato procacciatore d’affari continuativo: dovrà, quindi, iscriversi al Registro delle Imprese in qualità di “ditta individuale” ed aprire una partita IVA.
Se il procacciatore d’affari fatturerà più di 25 mila euro all’anno, dovrà presentare il riepilogo IVA annuale.
Per qualsiasi fatturato, resta l’obbligo del versamento dell’IVA.

Giobbe Longo
2025-09-02 15:39:54
Numero di risposte
: 16
La percentuale che un procacciatore d'affari guadagna non è specificata nel testo, ma si parla di un coefficiente di redditività del 62%, che rappresenta la percentuale del suo incassato annuale su cui si calcolano le tasse.
Il coefficiente di redditività è un valore specifico per ogni attività e identifica su quale parte del tuo incassato pagherai le tasse e i contributi.
La parte restante viene considerata come “spesa forfettaria”, sulla quale non pagherai nulla.
Il commercialista è la persona giusta a cui rivolgerti per essere sicuro di pagare le tasse nel modo corretto.
Le percentuali si applicano al tuo imponibile fiscale, cioè quel valore che si calcola sottraendo al totale dei tuoi ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi versati l’anno precedente.

Tosca De rosa
2025-09-02 14:49:50
Numero di risposte
: 19
Il compenso del procacciatore d’affari è generalmente stabilito in base a accordi presi preventivamente con il preponente.
Questo compenso, noto come provvigione, viene solitamente calcolato come una percentuale sul valore degli affari conclusi grazie all’intervento del procacciatore.
La determinazione della provvigione del procacciatore d’affari può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui il settore industriale in cui opera, la complessità degli affari conclusi e la sua esperienza e competenza nel campo.
In alcuni casi, il compenso del procacciatore può essere determinato come una percentuale fissa del valore dell’affare, mentre in altri casi può essere negoziato caso per caso in base alle circostanze specifiche.
È importante che i procacciatori d’affari siano consapevoli del proprio valore sul mercato e negozino il compenso in modo equo e trasparente con il preponente.
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