Quali sono le giuste cause per un licenziamento?

Giobbe Longo
2025-09-03 01:40:11
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: 16
Il licenziamento per giusta causa è la forma più grave di licenziamento: ha effetto immediato, una volta accertata la responsabilità del lavoratore, e non prevede l'indennità di preavviso.
Un motivo particolarmente grave, che fa venir meno il rapporto fiduciario fra lavoratore e datore di lavoro.
Il licenziamento per giusta causa, invece, è la conseguenza di una condotta talmente grave da impedire la prosecuzione del rapporto di lavoro, anche in via temporanea.
Tra gli esempi di licenziamento per giusta causa troviamo: l’insubordinazione verso i superiori; il furto di beni aziendali; minacce e violenze nei confronti del datore di lavoro o dei colleghi; il danneggiamento di beni aziendali; falsa malattia o infortunio; l’uso fraudolento dei permessi della Legge 104; la violazione del patto di non concorrenza; le false timbrature del cartellino; il rifiuto ingiustificato e reiterato a eseguire la prestazione lavorativa; l’abbandono ingiustificato del luogo di lavoro, in una situazione in cui l’incolumità e la sicurezza dei colleghi sono messe in pericolo; il lavoro per terzi durante il periodo di malattia; una condotta extra lavorativa penalmente rilevante.
Una causa che impedisca la prosecuzione anche temporanea del rapporto di lavoro.
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