Come chiedere il rimborso per una vacanza rovinata?

Deborah Fabbri
2025-09-03 19:56:04
Numero di risposte
: 22
Il viaggiatore può chiedere all’organizzatore o al venditore, secondo la responsabilità derivante dalla violazione dei rispettivi obblighi assunti con i rispettivi contratti, oltre ed indipendentemente dalla risoluzione del contratto, un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta.
Il diritto al risarcimento si prescrive in tre anni, ovvero nel più lungo periodo per il risarcimento del danno alla persona previsto dalle disposizioni che regolano i servizi compresi nel pacchetto, a decorrere dalla data del rientro del viaggiatore nel luogo di partenza.

Joseph Cattaneo
2025-09-03 18:02:17
Numero di risposte
: 13
Per ottenere un risarcimento per una vacanza rovinata, è importante innanzitutto protestare con un reclamo scritto.
La prima cosa da fare è quella di protestare con un reclamo scritto.
Il danno da vacanza rovinata viene calcolato in base al tipo di disservizio e alla sua entità, nonché al prezzo pagato e agli effettivi disagi patiti dal cliente.
Se non risolvi il problema o hai bisogno di assistenza per capire come muoverti e quali sono i tuoi diritti, i consulenti di Altroconsumo sono sempre a tua disposizione.
Il danno da vacanza rovinata si applica solo ai viaggi a pacchetto, cioè quei viaggi acquistati da un tour operator o tramite agenzia di viaggi.
In caso di mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchetto turistico, l’organizzatore e il venditore sono tenuti al risarcimento del danno.
Il cliente non ha diritto alla restituzione della commissione che ha pagato al rivenditore e neppure dei servizi di cui ha già usufruito.

Carmelo Esposito
2025-09-03 17:52:09
Numero di risposte
: 21
Il rimedio è riconducibile a due azioni: la risoluzione del contratto che regola il pacchetto turistico oppure la richiesta di risarcimento danni in correlazione al tempo di vacanza trascorso e all’irripetibilità dell’occasione perduta. Se il viaggiatore scorge i disservizi mentre è in vacanza, allora potrà sollevare delle contestazioni senza ritardo riferendosi all’organizzatore o a chi gli ha venduto il pacchetto turistico. Diversamente, entro dieci giorni dal rientro dovrà presentare reclamo formale tramite raccomandata A/R o p.e.c., allegando le prove di quanto lamentato. Il viaggiatore che non ha ricevuto alcuna risposta può in alternativa rivolgersi ad un’associazione di consumatori per una risoluzione stragiudiziale o ricorrere ad un arbitrato presso la Camera di Commercio della Provincia di residenza. In particolare, ci si potrà rivolgere al Giudice di Pace per il danno risarcibile entro i diecimila euro o al Tribunale se il danno richiesto è maggiore a questa cifra. L’onere della prova spetta al viaggiatore che dovrà provare il contratto di viaggio. Consultare un avvocato specializzato, può essere essenziale per esigere i propri diritti ed esplicare i propri doveri.
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