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Quali sono le regole per i confini di vicinato?

Noel Giuliani
Noel Giuliani
2025-09-06 14:40:35
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Le normative in Italia prevedono che per recintare terreni agricoli, case, cortili e giardini di abitazioni adiacenti con muri di cinta o comunque con opere di edilizia permanente, è necessario richiedere un permesso in Comune. Mentre utilizzando la rete metallica non è obbligatorio, a meno che il terreno non sia sottoposto a vincolo paesaggistico. Secondo quanto si legge sul sito della Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, la concessione edilizia non è necessaria per modeste recinzioni di fondi rustici senza opere murarie. L’articolo 873 del Codice Civile stabilisce che le costruzioni su fondi finitimi devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Se le due costruzioni non sono aderenti la distanza minima da mantenere è di almeno tre metri, fatto salvo regolamenti di edilizia locale, vincoli ambientali e codice della strada per i quali la distanza può essere anche aumentata. La recinzione di confine in rete metallica può essere installata lungo il perimetro del lotto, appena dentro la propria proprietà, senza consentire però l’affaccio sul terreno confinante. Deve essere scelta quindi un’altezza che impedisca di sporgersi e di allungare le braccia oltre il confine. Secondo l’articolo 886 del Codice Civile, ciascuno può costringere il vicino a contribuire per metà nella spesa di costruzione di muri di cinta che separano le rispettive case, i cortili e i giardini posti negli abitati. L’altezza di essi, se non è diversamente determinata dai regolamenti locali o dalla convenzione, deve essere di tre metri. Bisogna precisare però che l’articolo 886 può essere applicato solo se è già presente un muro divisorio tra le proprietà o in caso ci sia contiguità tra gli edifici confinanti.