:

Cosa dice la legge sui confini?

Boris Longo
Boris Longo
2025-09-23 16:57:22
Numero di risposte : 27
0
Il Codice Civile all’art. 873 stabilisce le distanze minime fra le costruzioni: “Le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri” salvo i regolamenti locali stabiliscano una distanza maggiore. Nell’articolo successivo il legislatore precisa inoltre che “Il proprietario di un fondo contiguo al muro altrui può chiederne la comunione, per tutta l’altezza o per parte di essa, purché lo faccia per tutta l’estensione della sua proprietà”. In altre parole uno dei proprietari del muro confinante può chiedere la comunione forzosa del muro sul confine a patto di pagare della metà del valore del muro e del terreno su cui il muro è costruito. Il Codice Civile allerta 882 regolamenta questo ambito come segue: “Le riparazioni e le ricostruzioni necessarie del muro comune sono a carico di tutti quelli che vi hanno diritto e in proporzione del diritto di ciascuno, salvo che la spesa sia stata cagionata dal fatto di uno dei partecipanti”. “Il comproprietario di un muro comune può esimersi dall’obbligo di contribuire nelle spese di riparazione e ricostruzione, rinunziando al diritto di comunione, purché il muro comune non sostenga un edificio di sua spettanza”.
Fabiano Rossi
Fabiano Rossi
2025-09-16 05:23:46
Numero di risposte : 26
0
L'art. 950, comma 1, del c.c. stabilisce che "quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente". L'art. 951 del c.c., stabilisce che "se i termini tra fondi contigui mancano o sono diventati irriconoscibili, ciascuno dei proprietari ha diritto di chiedere che essi siano apposti o ristabiliti a spese comuni". L'azione di regolamento di confini è un’azione di accertamento diretta ad eliminare una situazione di incertezza confinaria dipendente da cause oggettive e soggettive. L'azione per apposizione di termine di cui all’articolo 951 del c.c. presuppone l’esistenza di un confine certo ed incontestato in quanto tende soltanto a rendere visibile e riconoscibile il tracciato dal confine mediante l’apposizione di segni esteriori che servono ad individuarlo materialmente. L’azione per apposizione di termine ha natura personale e tende ad ottenere un concorso nella spesa per l’apposizione dei termini da parte del proprietario confinante.
Ugo Benedetti
Ugo Benedetti
2025-09-06 15:28:16
Numero di risposte : 27
0
La concessione edilizia non è necessaria per modeste recinzioni di fondi rustici senza opere murarie, e cioè per la mera recinzione con rete metallica sorretta da paletti di ferro o di legno senza muretto di sostegno, in quanto entro tali limiti la recinzione rientra solo tra le manifestazioni del diritto di proprietà, che comprende lo “jus excludendi alios”. Le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore. Ciascuno può costringere il vicino a contribuire per metà nella spesa di costruzione di muri di cinta che separano le rispettive case, i cortili e i giardini posti negli abitati. L’altezza di essi, se non è diversamente determinata dai regolamenti locali o dalla convenzione, deve essere di tre metri.