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Quali patologie danno diritto all'assegno di accompagnamento?

Gianriccardo Conte
Gianriccardo Conte
2025-09-18 22:58:54
Numero di risposte : 20
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L’indennità di accompagnamento è un beneficio Inps e viene concesso a chi è affetto da gravi patologie. Le tabelle ministeriali indicano numerose patologie che danno diritto ad ottenere l’indennità di accompagnamento, sempre ed esclusivamente dopo una verifica delle condizioni di salute in cui il paziente si trova. Per brevità, qui ci concentreremo solo sulle più comuni: malattie mentali, come schizofrenia e disturbo bipolare; disturbi del neurosviluppo, come l’autismo; malattie congenite, come la sindrome di down; parkinson e alzheimer; sclerosi multipla in stadio avanzato; diabete mellito in trattamento; cancro e malati chemioterapici; problemi cardiovascolari gravi, come aritmie e cardiopatie; interventi chirurgici che hanno comportato menomazioni permanenti.
Rita Rizzi
Rita Rizzi
2025-09-10 23:24:28
Numero di risposte : 16
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Neurologiche e neurodegenerative come Alzheimer e altre demenze, Parkinson in fase avanzata, Ictus con gravi esiti motori, Sclerosi multipla avanzata, SLA daranno diritto all'indennità di accompagnamento. Cardiache e respiratorie come Scompenso cardiaco grave, BPCO allo stadio avanzato, Insufficienza respiratoria cronica con ossigenoterapia, possono dar diritto all'accompagnamento. Ortopediche e motorie come Paraplegia, tetraplegia, Amputazioni multiple o invalidanti, Esiti di fratture o traumi con perdita di mobilità, possono dar diritto all'indennità di accompagnamento. Oncologiche come Tumori maligni in fase terminale, Chemioterapia con gravi effetti collaterali, Metastasi diffuse, possono dar diritto all'accompagnamento. Infine le patologie dell'infanzia come Disabilità intellettive gravi, Paralisi cerebrali infantili, Malattie genetiche rare invalidanti, possono fruire di questo beneficio economico.
Gianleonardo Testa
Gianleonardo Testa
2025-09-10 21:51:18
Numero di risposte : 25
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Il diritto a percepire l’indennità di accompagnamento spetta anche a chi dimostra di essere portatore di: Deficit organici e cerebrali per patologie connatali che rendono incapaci di svolgere autonomamente gli atti della vita quotidiana Infermità mentale che, anche in maniera episodica, incide sull’autocontrollo, tanto da rendersi pericolosi per sé e per gli altri Oligofrenia di grado con turbe del comportamento e del carattere, incapacità di esprimersi attraverso l’eloquio e di riconoscere gli oggetti Malattie degenerative del sistema nervoso con limitazione delle capacità cognitive (es: Alzheimer, vasculopatie cerebrali, etc) o delle capacità motorie (es: SM, Parkinson, etc) o che provocano infermità mentali con limitazioni cognitive e che richiedono assistenza farmacologica giornaliera L’indennità di accompagnamento spetta ai mutilati e agli invalidi civili totali, cioè a coloro a cui è stata riconosciuta una invalidità totale e permanente del 100%. Questo tipo d’indennità (che non dipende dall’età, né dal reddito) viene concessa se l’invalido non può camminare senza l’aiuto di qualcuno o se ha bisogno di assistenza per svolgere gli atti della vita quotidiana.