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Chi ha l'indennità di accompagnamento può uscire da solo?

Grazia Ruggiero
Grazia Ruggiero
2025-09-10 23:44:49
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In particolare, in una sentenza del 2004, la n. 8060, i giudici di piazza Cavour hanno stabilito che l'istituto di previdenza può erogare l'indennità in oggetto anche a chi non rientra pedissequamente nel perimetro dei requisiti sanitari di concessione della misura, ma non è in grado di uscire e camminare da solo fuori dalla propria abitazione. Perciò se è vero che tale indennità è versata - tipicamente - qualora ricorrano gravi problemi di salute, è altrettanto vero - afferma la Cassazione - che, anche in assenza di patologie o malattie come queste, esistono casi pratici in cui una persona può muoversi e compiere in autonomia gli atti quotidiani all’interno della propria casa, ma non anche fuori e all'esterno di essa. In circostanze come queste l'individuo è gravemente limitato, perché non può uscire da solo per provvedere alle proprie necessità. Ricapitolando, l’indennità di accompagnamento a chi è autosufficiente è possibile, ma esclusivamente se, da una commissione medica appositamente incaricata, è riconosciuta l’impossibilità di camminare o svolgere attività fuori dalle mura domestiche, senza assistenza di una persona e a prescindere se gli atti quotidiani della vita avvengano autonomamente nella propria casa. L'interessato dovrà provare una oggettiva necessità di essere aiutato fuori dalle mura domestiche, al fine, ad esempio, di provvedere al rifornimento dei beni necessari per vivere, quali cibo e bevande.