:

Come far decadere il concordato?

Giacobbe Milani
Giacobbe Milani
2025-10-05 06:03:24
Numero di risposte : 27
0
La revoca dell’adesione ad una proposta CPB, precedentemente accettata per il biennio 2025-2026, deve avvenire per via telematica, entro gli stessi termini previsti per l’adesione, compilando i seguenti campi del “Modello CPB 2025/2026”: “Codice ISA”; “Codice attività”; “Tipologia di reddito (1 = impresa; 2 = lavoro autonomo)”. La revoca può essere comunicata esclusivamente tramite invio autonomo, utilizzando il frontespizio del modello REDDITI 2025, compilando la casella “Comunicazione CPB” con il codice 2 (“Revoca”). Per presentare una revoca è necessario, utilizzando il software fornito dall’Agenzia: cliccare su “Compila” e selezionare “Revoca CPB”; proseguire con “Crea nuova revoca CPB”, inserire i dati richiesti, quindi salvare e uscire dalla compilazione. Completata la compilazione, occorre: cliccare su “Invia”, selezionare “Revoca CPB”, scegliere la posizione da revocare e cliccare su “Trasferisci”.
Ivonne Guerra
Ivonne Guerra
2025-10-03 02:39:56
Numero di risposte : 31
0
Sono previste alcune violazioni di particolare entità al verificarsi delle quali il Concordato cessa di produrre effetti per entrambi i periodi di imposta. A titolo esemplificativo si tratta di ipotesi di accertamento, omessi versamenti, ecc. Determina la decadenza, altresì, il venir meno di una delle condizioni d’accesso al Concordato o il verificarsi di una causa di esclusione. Nel caso di decadenza dal Concordato restano dovute le imposte e i contributi determinati tenendo conto del reddito concordato se maggiore di quello effettivamente conseguito. Il Concordato cessa di avere efficacia se si verificano situazioni in grado di modificare in modo significativo i presupposti sulla base dei quali era stato stipulato l’accordo tra Fisco e contribuente. Si tratta, in particolare, delle seguenti ipotesi: cessazione dell’attività; modifica dell’attività nel corso del biennio concordatario rispetto a quella esercitata nel periodo d'imposta precedente il biennio stesso.
Liborio Neri
Liborio Neri
2025-09-23 22:02:42
Numero di risposte : 31
0
La scoperta di attività non dichiarate o passività inesistenti per un importo superiore al 30% dei ricavi dichiarati provoca la decadenza dal concordato. Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi di imposta precedenti. Condanna per reati tributari o per reati di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Il contribuente non estingue debiti tributari pari o superiori a 5.000 euro (compresi interessi e sanzioni) verso l’Agenzia delle Entrate o per contributi previdenziali definitivamente accertati. Il mancato versamento delle imposte derivanti dall’adesione al concordato preventivo biennale, emerso dai controlli automatizzati, costituisce causa di decadenza. Accertamento di reati tributari ai sensi del D.Lgs. 74/2000. Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi. Violazioni legate alla trasmissione telematica dei corrispettivi o all’emissione di ricevute fiscali, scontrini e documenti di trasporto, quando contestate almeno tre volte in giorni diversi. Sottrazione alla verifica o all’ispezione dei documenti contabili obbligatori, o di altri documenti, la cui esistenza sia certa, anche se non obbligatori. Mancata installazione o manomissione di apparecchi per l’emissione degli scontrini fiscali, o manomissione dei registratori telematici. Determina la decadenza, altresì, il venir meno di una delle condizioni d’accesso al Concordato o il verificarsi di una causa di esclusione.
Liliana Morelli
Liliana Morelli
2025-09-13 01:58:02
Numero di risposte : 27
0
La decadenza dal concordato si applica a entrambi i periodi di imposta del concordato, indipendentemente dal momento della violazione. Di seguito alcune delle principali cause di decadenza. 1. Dichiarazione infedele La scoperta di attività non dichiarate o passività inesistenti per un importo superiore al 30% dei ricavi dichiarati provoca la decadenza dal concordato. 2. Verificarsi di cause di esclusione Il contribuente decade dal concordato se si verifica una delle cause di esclusione previste dall’art. 11 del DLgs. 13/2024: Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi di imposta precedenti. Condanna per reati tributari o per reati di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. 3. Emersione di debiti tributari La decadenza dal concordato, ai sensi dell’art. 10 co. 2 del DLgs. 13/2024, si verifica se, nel periodo di imposta precedente, il contribuente non estingue debiti tributari pari o superiori a 5.000 euro (compresi interessi e sanzioni) verso l’Agenzia delle Entrate o per contributi previdenziali definitivamente accertati. 4. Omessi versamenti Il mancato versamento delle imposte derivanti dall’adesione al concordato preventivo biennale, emerso dai controlli automatizzati, costituisce causa di decadenza. 5. Violazioni di non lieve entità La decadenza si verifica anche in caso di violazioni rilevanti, individuate dall’art. 22 co. 2 del DLgs. 13/2024 , quali: Constatazione di reati tributari di cui al DLgs. 74/2000 Comunicazione inesatta o incompleta dei dati rilevanti ai fini ISA in misura tale da determinare un minor reddito o valore netto della produzione oggetto di concordato per un importo superiore al 30% Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, IRAP, sostituto d’imposta o IVA Violazioni relative all’invio dei corrispettivi telematici o all’emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali e documenti di trasporto, contestate in numero pari o superiore a tre, commesse in giorni diversi Sottrazione all’ispezione e alla verifica di documenti contabili obbligatori, ovvero altri documenti, ancorché non obbligatori, dei quali risulti con certezza l’esistenza Omessa installazione o manomissione degli apparecchi per l’emissione degli scontrini fiscali e manomissione dei registratori telematici 6. Ravvedimento Alcune cause di decadenza possono essere sanate, secondo quanto previsto dall’art. 22 co. 3 del DLgs. 13/2024 con il ravvedimento operoso, purché le violazioni non siano già state constatate e non siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche. Il ravvedimento si applica a violazioni quali: Omesso versamento delle imposte derivanti dall’adesione al concordato Violazioni integranti reati tributari relativi ai periodi oggetto del concordato e ai tre precedenti Comunicazione inesatta o incompleta dei dati rilevanti ai fini ISA Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi/sostituto d’imposta/IVA
Rosalino Esposito
Rosalino Esposito
2025-09-12 22:33:34
Numero di risposte : 32
0
Il fisco prevede alcune condizioni imprescindibili, il mancato rispetto delle quali porta alla decadenza automatica dal regime concordatario. Perdere il concordato non è impossibile. La prima regola d’oro è che il contribuente deve pagare puntualmente le imposte concordate. Se il reddito dichiarato con il concordato o il valore della produzione differiscono di oltre il 30% rispetto a quanto poi emerge, si rischia la decadenza. Se durante accertamenti vengono individuati redditi non dichiarati o spese non deducibili per un valore superiore al 30% di quanto concordato, il contribuente perde il diritto al CPB.