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Quali sono le conseguenze di prendere ferie non autorizzate?

Cassiopea Coppola
Cassiopea Coppola
2025-10-24 01:54:04
Numero di risposte : 18
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L'assenza del dipendente, priva di autorizzazione al godimento delle ferie, risulta ingiustificata e, come tale, disciplinarmente sanzionabile. La Corte ha sottolineato che l’autorizzazione è essenziale per garantire che le esigenze di servizio non vengano compromesse. In assenza di tale autorizzazione, il datore di lavoro potrebbe trovarsi nell’impossibilità di riorganizzare adeguatamente il lavoro, soprattutto se la richiesta di ferie viene presentata con un preavviso insufficiente. Con l’Ordinanza n. 14006/2024, la Corte di Cassazione, Sez. Lavoro ha confermato che la sanzione disciplinare inflitta era legittima, poiché l’assenza ingiustificata era dovuta alla fruizione delle ferie senza la necessaria autorizzazione. La Corte ha rigettato il ricorso, ribadendo che le esigenze organizzative e di servizio del datore di lavoro devono essere tenute in considerazione e che la semplice maturazione del diritto alle ferie non autorizza il dipendente a usufruirne senza il necessario permesso. Le spese legali sono state attribuite al lavoratore consolidando ulteriormente la posizione della Corte sulla necessità di rispettare le procedure di autorizzazione delle ferie.
Renata Monti
Renata Monti
2025-10-20 19:36:25
Numero di risposte : 18
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Se il datore di lavoro impone ferie forzate in maniera illegittima, il lavoratore può contestare la scelta e richiedere il risarcimento dei danni. Il lavoratore può contestare la scelta del datore di disporre le ferie forzate se mancano ragioni organizzative. La Corte di Cassazione ha confermato che le modalità di collocazione in ferie del lavoratore e la sua comunicazione devono essere tali da consentirgli di organizzarsi per fruirne in concreto nel periodo di riposo determinato unilateralmente dal datore di lavoro. Il potere di determinare il periodo di fruizione delle ferie deve tenere conto degli interessi del lavoratore e non essere vessatorio nei riguardi del lavoratore. In caso di illegittimità, il lavoratore può richiedere il ripristino del monte ferie decurtato.
Sandra Montanari
Sandra Montanari
2025-10-14 15:50:45
Numero di risposte : 26
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La fruizione di ferie deve, pertanto, essere preventivamente autorizzata e, in mancanza di autorizzazione, è idonea a configurare un’assenza ingiustificata e, ove si protragga per un certo numero di giorni, costituire giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento. La valutazione della proporzionalità tra il comportamento illecito del lavoratore dipendente e la sanzione irrogata sul piano disciplinare costituisce un apprezzamento di fatto che deve essere condotto non in astratto ma con specifico riferimento a tutte le circostanze del caso concreto, inquadrando l’addebito nelle specifiche modalità del rapporto e tenendo conto non solo della natura del fatto contestato e del suo contenuto obiettivo ed intenzionale, ma anche di tutti gli altri elementi idonei a consentire l’adeguamento della disposizione normativa dell’art. 2119 c.c. alla fattispecie concreta. Occorre sempre, quindi, che la condotta sanzionata sia riconducibile alla nozione legale di giusta causa, tenendo conto della gravità del comportamento in concreto del lavoratore, anche sotto il profilo soggettivo della colpa o del dolo, che richiama la regola generale della non scarsa importanza dell’inadempimento dettata dall’art. 1455 c.c. Il godimento di ferie non autorizzate da parte del prestatore di lavoro può ledere irrimediabilmente il rapporto fiduciario, in quando incide su decisioni di carattere organizzativo riservate al datore di lavoro, potendo quindi configurare – alla luce di una attenta valutazione di tutte le circostanze del fatto concreto – l’abbandono del posto di lavoro, l’insubordinazione e l’ingiustificata assenza.
Cosimo Costantini
Cosimo Costantini
2025-10-07 11:23:47
Numero di risposte : 28
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Andare in ferie senza aver ricevuto l’ok del datore di lavoro può essere considerato assenza ingiustificata. Questo comportamento può portare a richiami disciplinari, multe, sospensione dal lavoro o, nei casi più gravi, licenziamento per giusta causa. Anche se si hanno ancora giorni di ferie disponibili, non si può decidere da soli di assentarsi. Serve sempre l’approvazione, meglio se scritta, da parte del datore o dell’ufficio del personale. Il datore ha comunque il dovere di far godere le ferie entro i termini previsti dalla legge, in genere entro 18 mesi dalla fine dell’anno in cui sono maturate e può rinviare o rifiutare una richiesta di ferie solo se ci sono motivazioni oggettive.
Mariapia Ricci
Mariapia Ricci
2025-09-23 14:28:23
Numero di risposte : 22
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Il datore che non concede le ferie commette una grave violazione dei diritti del lavoratore. Pertanto, a quest’ultimo non resterà che rivolgersi alla Direzione Territoriale del Lavoro. Di conseguenza, nel caso in cui venga accertata la violazione, il datore di lavoro rischia una multa che va dai 130 ai 780 euro, a seconda della gravità del caso.
Cosimo Villa
Cosimo Villa
2025-09-23 14:28:17
Numero di risposte : 19
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Se il datore di lavoro si oppone illegittimamente alla concessione delle ferie, il lavoratore può segnalare la violazione all’Ispettorato del Lavoro. L’ente verificherà la situazione e, se riscontra un abuso, può applicare una sanzione che va da 130 a 780 euro in base alla gravità del caso. Un caso particolare si verifica quando le ferie già approvate vengono revocate per esigenze aziendali: il lavoratore ha diritto al rimborso delle spese eventualmente sostenute per la prenotazione della vacanza. Se invece viene richiamato mentre è già in ferie, il datore dovrà rimborsare non solo i costi sostenuti, ma anche il danno relativo al mancato godimento del periodo di riposo. In assenza di pagamento, il lavoratore può far valere i propri diritti in tribunale entro dieci anni, altrimenti la possibilità decade.