Qual è il divieto relativo al contratto di lavoro intermittente?
Clea Pagano
2025-09-25 01:32:34
Numero di risposte
: 26
Il divieto del ricorso al lavoro intermittente è comunque previsto dalla norma, il Dlgs 81/2015, all’art. 13 comma 5.
Le disposizioni della presente sezione non trovano applicazione ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni
In ogni caso, con l'eccezione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo, il contratto di lavoro intermittente è ammesso, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, per un periodo complessivamente non superiore a quattrocento giornate di effettivo lavoro nell'arco di tre anni solari.
Nei periodi in cui non ne viene utilizzata la prestazione il lavoratore intermittente non matura alcun trattamento economico e normativo, salvo che abbia garantito al datore di lavoro la propria disponibilità a rispondere alle chiamate, nel qual caso gli spetta l'indennità di disponibilità di cui all'articolo 16.
Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere concluso con soggetti con meno di 24 anni di età, purché le prestazioni lavorative siano svolte entro il venticinquesimo anno, e con più di 55 anni.
La Corte dei conti Lazio, sezione giurisdizionale, ha sancito con sentenza n. 585 del 2022, il divieto per la pubblica amministrazione di avvalersi del contratto di lavoro intermittente.
I magistrati hanno evidenziato gli estremi del danno erariale nel caso di comprovata mancata o insufficiente prestazione resa dai lavoratori dell’ente locale.
Danuta Conte
2025-09-24 23:44:40
Numero di risposte
: 27
Il contratto di lavoro intermittente è vietato:
per sostituire lavoratori che esercitano il diritto di sciopero;
per svolgere le stesse mansioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti siano stati oggetto di licenziamenti collettivi, di sospensione o di riduzione di orario;
per le aziende che non sono in regola con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Lamberto Fabbri
2025-09-24 19:44:36
Numero di risposte
: 18
Il contratto di lavoro intermittente è ammesso, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, per un periodo complessivamente non superiore alle 400 giornate di effettivo lavoro nell'arco di tre anni solari, ad eccezione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.
In caso di superamento del predetto periodo il relativo rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Tale contingentamento non si applica ai settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.
Leggi anche
- Quali sono le regole per il lavoro a chiamata?
- Quante ore settimanali può lavorare un lavoratore con contratto a chiamata?
- Quando non si può fare un contratto a chiamata?
- Quali sono gli svantaggi di un contratto a chiamata?
- Qual è la paga oraria per un contratto a chiamata?
- Come si comunica il lavoro intermittente nel 2025?
- Quali sono i limiti del contratto a chiamata?
- Quante ore si possono lavorare con un contratto a chiamata?
- Quanto si paga di contributi per un contratto a chiamata?
- Qual è l'obbligo di comunicazione per il lavoro intermittente?
- Qual è la sanzione per la mancata comunicazione del lavoro intermittente?
- Quali sono le regole per il lavoro straordinario in un contratto a chiamata?