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Cosa succede se un erede non vuole dividere l'eredità?

Vincenzo Grassi
Vincenzo Grassi
2025-10-13 09:35:14
Numero di risposte : 29
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Spesso accade che un fratello si opponga a dividere l’eredità. Il primo motivo per cui un fratello non vuole dividere l’eredità è il disturbo mentale. Opporsi alla divisione serve, quindi, per esasperare gli altri eredi. In questo modo si ottiene di far pagare loro un mare di spese. Sembra banale, ma la prima cosa da fare è non buttare via il tempo. E’ bene fare causa subito. E’ bene non nutrire alcuna aspettativa, ma andare avanti come treni. Il fratello deve procedere in giudizio senza aspettative, al solo scopo di non avere più beni in comune con l’altro fratello. I costi sono molto elevati. Se il fratello non vuole dividere, non c’è altra soluzione.
Michele Palmieri
Michele Palmieri
2025-10-13 07:58:11
Numero di risposte : 34
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Se un erede non vuole vendere la propria quota o si oppone alla vendita, gli altri eredi possono ricorrere al tribunale per ottenere la divisione giudiziale. La legge prevede che, per vendere un bene in comproprietà, ci vuole il consenso unanime di tutti i titolari. Se un erede non vuol firmare l’atto di vendita, tale vendita non può essere eseguita e tutto si blocca. La soluzione a questi problemi passa dal tribunale: bisogna cioè ricorrere al giudice, instaurando un procedimento di divisione giudiziale. L’art. 173 comma 1 del C.C. specificamente per le comunioni ereditarie, dispone che «i coeredi possono sempre domandare la divisione» al giudice. Nei casi in cui è impossibile raggiungere un accordo sulla divisione, ciascun condividente può proporre una domanda di divisione, indipendentemente dalla volontà degli altri condividenti. La domanda di divisione giudiziale va proposta con atto di citazione nei confronti di tutti gli eredi o comproprietari. La competenza spetta al tribunale del luogo dov’è aperta la successione o, negli altri casi di divisione, del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi.