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Quanto spetta a una vedova della pensione del marito?

Gabriella Pagano
Gabriella Pagano
2025-10-21 06:17:02
Numero di risposte : 19
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La pensione ai superstiti spetta al coniuge, anche se separato. Tuttavia, al coniuge separato con “addebito” – cioè per colpa – spetta il trattamento pensionistico solo se titolare dell’assegno alimentare stabilito dal Tribunale. La misura della pensione ai superstiti si determina applicando le seguenti aliquote alla pensione liquidata o che sarebbe spettata al dante causa: - 60% al coniuge. La misura complessiva della pensione ai superstiti non può comunque superare il 100%. In presenza di più coniugi aventi diritto sarà il Tribunale a stabilire le quote spettanti. In caso di nuove nozze, al coniuge viene revocata la pensione ai superstiti e gli viene erogata la "doppia annualità", corrispondente a 26 volte l'importo della pensione percepita alla data del nuovo matrimonio.
Max Orlando
Max Orlando
2025-10-21 03:13:44
Numero di risposte : 19
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Il coniuge superstite ha diritto al 60% della pensione goduta in vita dal titolare. In realtà, con i nuovi limiti 2024, essendo il reddito del coniuge di 24.000 euro rientrante nella prima fascia, si avrebbe un taglio del 25% della pensione di reversibilità. Di conseguenza, il coniuge superstite per il 2024 non avrà diritto a 1.200 euro lordi, ma a 900 euro, data l'applicazione del taglio. La presenza di figli fino a 21 anni (se studenti fino a 26 anni) o inabili nel nucleo familiare esclude qualsiasi decurtazione, indipendentemente dal reddito percepito. In caso di due figli (o nipoti) superstiti, in assenza di coniuge, essi hanno diritto all’80% della pensione del genitore deceduto. In caso di tre o più figli (o nipoti), in assenza di coniuge toccherà loro il 100% della pensione.
Gennaro Romano
Gennaro Romano
2025-10-21 02:17:42
Numero di risposte : 23
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Il coniuge superstite ha diritto al 60% della pensione goduta in vita dal titolare. La percentuale riconosciuta varia anche in base al grado di parentela con il defunto. In caso di due figli (o nipoti) superstiti, in assenza di coniuge, essi hanno diritto all’80% della pensione del genitore deceduto. In caso di tre o più figli (o nipoti), in assenza di coniuge toccherà loro il 100% della pensione. Invece, in mancanza di questi, l’assegno pensionistico spetta ai genitori, ai fratelli o alle sorelle non sposati a carico del pensionato defunto. La Corte Costituzionale: estendendo il novero dei soggetti legittimati a ricevere la pensione di reversibilità, con la dichiarazione dell'illegittimità costituzionale dell'art. 38 del D.P.R. n. 818 del 1957 nella parte in cui non include, tra i destinatari diretti ed immediati della suddetta pensione, i nipoti maggiorenni orfani riconosciuti inabili al lavoro e viventi a carico del pensionato defunto. La pensione di reversibilità non può essere decurtata, in caso di cumulo con ulteriori redditi del beneficiario, di un importo che superi l'ammontare complessivo dei medesimi redditi aggiuntivi. Pertanto, in linea di massima pensione di reversibilità e assegno sociale sono cumulabili, ma l'importo dell'assegno sociale può subire delle riduzioni in base ai redditi complessivi. Così, ad esempio, chi percepisce 300 euro di reversibilità e non ha altri redditi può richiedere l’assegno sociale, beneficiando di un’ulteriore integrazione di 234,41 euro mensili.
Enrico Ruggiero
Enrico Ruggiero
2025-10-21 01:50:52
Numero di risposte : 20
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Se la moglie dell’iscritto è l’unica beneficiaria ha diritto al 70 per cento della pensione Enpam del medico o dell’odontoiatra deceduto. Nel caso di un unico figlio, alla moglie spetta il 60 per cento della pensione e al figlio il 20 per cento. Se invece i figli superstiti dell’iscritto sono due o più di due, alla moglie spetta il 60 per cento e ai figli il restante 40 per cento.