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Cosa significa pensione di anzianità?

Karim Romano
Karim Romano
2025-11-17 13:47:21
Numero di risposte : 26
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La pensione di anzianità è il trattamento pensionistico che il lavoratore può conseguire anche prima del compimento dell’età anagrafica prevista dalla legge per il pensionamento, purché egli sia in possesso di specifici requisiti contributivi. La Legge 247/2007, n. 247 aveva previsto i seguenti requisiti di accesso al trattamento di anzianità: Fino al 30 giugno 2009: i lavoratori dipendenti avevano diritto alla pensione di anzianità qualora avessero almeno 58 anni di età e 35 di contribuzione; i lavoratori autonomi avevano diritto alla pensione di anzianità qualora avessero almeno 59 anni di età e 35 di contribuzione. A partire dal 1° luglio 2009 è entrato in vigore il c.d. “sistema delle quote”: significa che il diritto alla pensione poteva essere conseguito quando venisse raggiunta dal lavoratore una “quota” data dalla somma tra l’età anagrafica e l’anzianità contributiva (almeno 35 anni). La pensione anticipata, dall’ 1.01.2012, sostituisce la cd. pensione di anzianità, che era stata introdotta, per la prima volta, con la L. 153/1969 ed è stata oggetto di numerosi interventi normativi volti a perfezionarne i requisiti e ad eliminare le frequenti distorsioni che il primo sistema aveva creato. La Legge 122/2010 aveva poi introdotto una novità nella determinazione delle decorrenze dei trattamenti pensionistici. Per coloro che avevano maturato il diritto a pensione entro il 31 Dicembre 2010 si applicavano le vecchie disposizioni sull’apertura delle finestre. Per coloro che avevano maturato il diritto a pensione dopo il 31 Dicembre 2010 si applicavano le nuove decorrenze che prevedono: per gli iscritti al fondo lavoratori dipendenti e fondi speciali: il diritto a pensione maturava 12 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti per gli iscritti alle gestioni dei lavoratori autonomi e alla gestione separata: il diritto a pensione maturava 18 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti.
Marieva D'angelo
Marieva D'angelo
2025-11-13 08:10:03
Numero di risposte : 31
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La pensione di anzianità è un istituto giuridico che consente a chi ha versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali di accedere a un unico trattamento pensionistico. La totalizzazione: consente l'acquisizione del diritto a un'unica pensione di anzianità. Si rivolge a tutti i lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali, quali: dipendenti; autonomi; liberi professionisti. La pensione di anzianità in regime di totalizzazione decorre a partire dal 2014, trascorsi 21 mesi dal perfezionamento del requisito contributivo. Per i soggetti che presentano la domanda oltre i 21 mesi dalla data di maturazione del requisito prescritto la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della stessa. L'importo è stabilito: con il sistema “pro-quota” da ciascuna gestione pensionistica interessata, in base ai periodi di iscrizione maturati; con il sistema contributivo, sia per le quote di pensione liquidate a carico dell’INPS che per quelle a carico delle Casse libero professionali; per gli iscritti prima del 1996 che abbiano già raggiunto in una di queste gestioni i requisiti minimi per il conseguimento del diritto a un'autonoma pensione il relativo pro-quota sarà calcolato con il sistema retributivo/misto. È ammessa la facoltà di scelta per il trattamento più favorevole. La pensione di anzianità liquidata è soggetta a: trattenute IRPEF come per tutti gli altri trattamenti pensionistici derivanti da contributi; aumenti a titolo di rivalutazione automatica delle pensioni con riferimento al trattamento unico complessivamente considerato, sulla base delle disposizioni di legge vigenti e con onere a carico delle gestioni interessate; eventuali trattenute sindacali. Ai titolari della pensione di anzianità in totalizzazione sono riconosciuti: i trattamenti di famiglia laddove spettanti; le maggiorazioni sociali purché tra le quote che compongono la pensione ve ne sia almeno una a carico delle gestioni per le quali è previsto questo beneficio, in presenza delle condizioni reddituali. Non si applicano le trattenute per redditi da lavoro dipendente o autonomo e non si riconosce l'integrazione al trattamento minimo. Il trattamento pensionistico derivante dalla totalizzazione è corrisposto dall'INPS: anche nei casi in cui non vi siano quote a proprio carico; per conto anche degli altri enti, con i quali sono state stipulate apposite convenzioni. È necessario aver maturato: un’anzianità contributiva di almeno 40 anni (2.080 contributi settimanali). Il requisito contributivo deve essere raggiunto escludendo i contributi figurativi accreditati per disoccupazione e per malattia. Dal 1° gennaio 2013, il requisito contributivo è adeguato alla speranza di vita; quindi, per l’anno 2024 e per il biennio 2025-2026 il requisito contributivo minimo richiesto di 41 anni; ulteriori requisiti, diversi dall’anzianità contributiva, eventualmente previsti dai singoli ordinamenti per l’accesso alla pensione di anzianità (cessazione del rapporto di lavoro, cancellazione dall’albo professionale, ecc.).
Claudia Neri
Claudia Neri
2025-11-01 11:46:04
Numero di risposte : 24
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La pensione di anzianità è un tipo di pensionamento basato solo su una specifica somma di contributi, senza vincoli di età. Per accedere alla pensione di anzianità le donne devono aver maturato 41 anni e 10 mesi di contributi, gli uomini un anno in più. La decorrenza pensionistica partirà tre mesi dopo il raggiungimento del requisito e in questo arco temporale non è obbligatorio lavorare. Rimane sempre una pensione di anzianità, ma in cumulo con il rischio che i tempi di erogazione siano più lunghi dalla decorrenza rispetto ad una pensione ordinaria.
Timoteo Conti
Timoteo Conti
2025-10-24 08:39:31
Numero di risposte : 20
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Pensione di anzianità è una prestazione economica erogata, a domanda, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori in possesso dei requisiti di età e di contribuzione e in presenza delle condizioni previste dalla legge. Il requisito contributivo è di almeno 20 anni di anzianità contributiva. In questo caso, è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell'assicurato. L'anzianità contributiva minima richiesta per la pensione di vecchiaia è di almeno 20 anni. Almeno 20 anni di contributi accreditati a qualsiasi titolo sono necessari per accedere alla pensione di vecchiaia. almeno 5 anni di contribuzione “effettiva” sono necessari per accedere alla pensione di vecchiaia al raggiungimento di 71 anni di età.