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Rinuncia all'eredità: chi deve avvisare l'Agenzia delle Entrate?

Clara Benedetti
Clara Benedetti
2025-05-31 02:06:16
Numero di risposte : 1
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La rinuncia all'eredità deve farsi con dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione e inserita nel registro delle successioni. La rinunzia fatta gratuitamente a favore di tutti coloro ai quali si sarebbe devoluta la quota del rinunziante non ha effetto finché, a cura di alcuna delle parti, non siano osservate le forme indicate dalla legge. Attenzione al fatto che la rinuncia è un negozio giuridico formale, e deve essere compiuto con la forma prevista dalla legge a pena di nullità. Se non vengono rispettate le formalità previste la rinuncia è invalida: il rinunciante è da considerarsi ancora un chiamato all'eredità. La procedura per la presentazione della dichiarazione può variare a seconda del Tribunale di competenza.
Lisa Marini
Lisa Marini
2025-05-31 01:09:40
Numero di risposte : 9
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La dichiarazione di successione è una comunicazione formale con cui si informa l’Agenzia delle Entrate del valore dell’asse ereditario al fine di potervi pagare le imposte. La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all’eredità o dai legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione – che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. Non occorre, ovviamente, che ciascuno dei soggetti sopra elencati presenti la propria dichiarazione di successione: per il fisco ne è sufficiente solamente una, per cui l’adempimento di uno degli eredi esonera gli altri. La presentazione della dichiarazione di successione non equivale ad accettazione tacita dell’eredità, trattandosi di un obbligo sanzionato dalla legge in caso di inosservanza. La rinuncia all’eredità si fa mediante dichiarazione formale resa al notaio oppure al cancelliere del tribunale del luogo ove si è aperta la successione.
Federica Barbieri
Federica Barbieri
2025-05-30 22:43:58
Numero di risposte : 5
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Gli eredi che decidono di rinunciare alle somme del defunto devono compilare un modello per la comunicazione della loro decisione all’Agenzia delle Entrate. Sono chiamate all’eredità infatti tutti coloro che sono contemplati nella linea di successione, ma devono comunicare anche quando decidono di rinunciarvi. Per poter inviare questa comunicazione è possibile farlo autonomamente attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, oppure incaricare un intermediario o un legale rappresentante. La comunicazione deve contenere il codice fiscale del contribuente deceduto, quello del chiamato all’eredità e il codice fiscale della rappresentante firmatario se viene incaricato. La comunicazione invece dovrà essere inoltrata con tutte le parti compilate e la revoca della comunicazione inviata precedentemente dovrà essere indicata se è presente.
Domenica Battaglia
Domenica Battaglia
2025-05-30 22:21:25
Numero di risposte : 3
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La rinuncia all’eredità non comporta alcun cambiamento per il rinunciante, ma la rinuncia all’eredità è soggetta all’imposta di registro in misura fissa – pari a 200 euro. La circolare n. 44/E/2011 dell’Agenzia delle Entrate prevede che debba essere sottoposta ad un’imposizione proporzionale, come un atto traslativo, nel momento in cui il rifiuto abbia una delle seguenti caratteristiche: sia stata preceduta da una accettazione dell’eredità espressa o tacita; l’operazione sia stata attraverso una donazione, una vendita o con la cessione dei diritti di successione. La documentazione deve essere inserita all’interno del Registro delle successioni che viene conservato presso il Tribunale di competenza. Un erede che abbia rinunciato all’eredità in modo irregolare, per il fisco è in una situazione simile a quella degli altri eredi che non hanno ancora provveduto ad accettare l’eredità.