Sanatoria fiscale 2025: cosa cambia?

Marianita Fontana
2025-04-19 05:53:44
Numero di risposte: 4
La rottamazione quinquies converrebbe al contribuente perché, oltre al versamento mensile delle rate, prevede la dilazione dei pagamenti in ben 10 anni. Secondo le prime anticipazioni fornite da Ansa, la definizione agevolata si applicherebbe a tutti i carichi affidati all'Agenzia delle Entrate – Riscossione nel periodo compreso tra il 2000 e il 2023. Il contribuente debitore pagherebbe, quindi, il capitale senza interessi e sanzioni, per un totale di 120 rate tutte uguali. Da notare che la nuova misura si applicherebbe anche a tutti coloro che non hanno rispettato i termini stabiliti da precedenti provvedimenti di rottamazione.
Oltre alla previsione della più snella rateizzazione mensile e di un piano di rientro decennale, la novità della rottamazione quinquies sarebbe - anche e soprattutto - la nuova regola per cui l'agevolazione non verrebbe meno al primo ritardo nel pagamento (come invece accade oggi). Secondo i fautori dell'iniziativa, infatti, la rottamazione sarebbe salva fino al mancato versamento di ben 8 rate.

Tosca Silvestri
2025-04-19 05:50:45
Numero di risposte: 3
Anche se la Commissione Bilancio ha bocciato l’emendamento sulla rottamazione quinquies, come anticipato, il Parlamento ha presentato una nuova proposta di legge sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Questa nuova rottamazione, che si rifà a quelle precedenti in termini di vantaggi come la riduzione degli interessi e delle sanzioni, presenterà però alcune differenze importanti rispetto alle versioni passate. Rispetto alla rottamazione quater, questa nuova versione avrebbe introdotto alcuni vantaggi concreti. In primo luogo, si prevedeva un piano di pagamento con rateizzazione delle cartelle esattoriali mensile, più basse e dilazionate su un massimo di 10 anni, rispetto alle 18 rate trimestrali della rottamazione precedente. La nuova rottamazione avrebbe incluso anche i debiti affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023, mentre la precedente riguardava solo le cartelle emesse fino al 30 giugno 2022. Un altro importante cambiamento riguardava la possibilità di “saltare” fino a 8 rate (anche non consecutive) senza incorrere nella decadenza della sanatoria, contrariamente a quanto avveniva con la rottamazione quater, dove il mancato pagamento di una sola rata comportava automaticamente la decadenza.

Rosalba Sanna
2025-04-19 05:44:04
Numero di risposte: 5
Una delle principali novità riguarda il periodo di tempo per il quale i contribuenti potranno definire i carichi già affidati all’agente della riscossione, consentendo di sanare i debiti fiscali affidati dal 2000 al 2023.
I contribuenti avranno la possibilità di suddividere l’importo dovuto in 120 rate mensili, pari a 10 anni di tempo.
Come nelle precedenti edizioni, la nuova proposta di legge prevede l’annullamento delle sanzioni e degli interessi, permettendo ai contribuenti di pagare solo il capitale originario.
La nuova proposta consentirebbe di saltare fino a 8 rate, anche non consecutive, senza perdere il beneficio della pace fiscale.
L’obiettivo dichiarato è quello di riformare strutturalmente il sistema di definizione agevolata dei debiti fiscali, introducendo un sistema più flessibile e sostenibile, che permetta ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il fisco in modo più efficace.
La discussione parlamentare inizierà nel 2025 e sarà decisiva per stabilire i dettagli definitivi della misura.

Concetta Sorrentino
2025-04-19 03:06:49
Numero di risposte: 5
La rottamazione rappresenta una sanatoria fiscale che consente ai debitori di saldare i propri debiti in modo più vantaggioso. La nuova iniziativa, la quinta, introduce nuove regole rispetto, ad esempio, alla rottamazione quater e tempi di pagamento più lunghi.
Le cartelle incluse nella rottamazione quinquies saranno quelle notificate fino al 31 dicembre 2023. Il pagamento potrà essere diviso in un massimo di 120 rate, con un periodo di estensione fino a dieci anni.
La perdita dei benefici avviene dopo sei rate non pagate, rispetto alla regola precedente che prevedeva la decadenza immediata dopo un solo mancato pagamento.

Angelo Battaglia
2025-04-19 02:16:36
Numero di risposte: 6
Rateizzazione fino a 120 mesi: il contribuente potrà suddividere il proprio debito in 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni. Questa previsione si discosta dalle precedenti rottamazioni, che offrivano piani di pagamento più brevi. A differenza di alcune precedenti misure, non è richiesto il versamento di un acconto iniziale. Il provvedimento prevede che il contribuente perda il diritto alla rateizzazione solo dopo il mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive. Il disegno di legge non specifica ancora con precisione quali siano i debiti tributari ammessi alla sanatoria ma, dalle prime indiscrezioni, sembra che potrebbero rientrarvi anche le cartelle esattoriali notificate fino al 2023.

Emilio Moretti
2025-04-19 02:05:15
Numero di risposte: 6
A decorrere dal 2025, viene introdotto l’istituto del “discarico automatico” dei ruoli affidati ad AdER decorsi 5 anni dal loro affidamento, ad eccezione di quelli i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d’impresa. Il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito, pertanto l’Ente creditore può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o, in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo ad AdER. Inoltre, si prevede la progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120. Infine, si estendono le ipotesi di concentrazione della riscossione nell’accertamento e si semplificano le procedure amministrative e gli adempimenti connessi all’erogazione dei rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle entrate in presenza di debiti iscritti a ruolo a carico dei beneficiari.

Angela Lombardi
2025-04-19 02:02:41
Numero di risposte: 3
La Legge n. 15/2025, di conversione del DL n. 202/2024 (“Milleproroghe”), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025, ha previsto, limitatamente ai debiti indicati nelle dichiarazioni presentate per aderire alla "Rottamazione-quater", che i contribuenti incorsi alla data del 31 dicembre 2024 nell’inefficacia della predetta misura agevolativa (c.d. “decaduti”) a seguito del mancato, insufficiente o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme da corrispondere, possano essere riammessi alla Definizione agevolata di tali debiti. Per essere riammessi alla Definizione agevolata è necessario presentare la domanda, esclusivamente online sul sito della Riscossione entro il 30 aprile 2025. Nella domanda è necessario indicare, oltre ai debiti per i quali puoi richiedere la riammissione, anche il numero di rate con le quali si intende effettuare il pagamento: in un’unica rata, entro il 31 luglio 2025, oppure fino a un numero massimo di dieci rate consecutive, di pari importo, con scadenza, rispettivamente, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.
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