Cosa succederà alle mie prescrizioni in 10 anni?

Lamberto Pagano
2025-05-16 15:51:14
Numero di risposte: 3
La prescrizione di un credito commerciale inizia a decorrere dal momento in cui il creditore fa valere il suo diritto al recupero del credito nei confronti del debitore.
La prescrizione ordinaria per i crediti è generalmente di 10 anni, ma esistono casi con termini di prescrizione più brevi.
I crediti del 2014 soggetti a questa prescrizione decennale si estingueranno nel 2024.
Questo include crediti derivanti da contratti e fatture, finanziamenti, prestiti e mutui, nonché alcune tasse e imposte.
I crediti soggetti a prescrizione quinquennale, risalenti al 2018 e 2019, andranno in prescrizione nel 2024.
Questi includono bollette del telefono, canone di locazione, spese condominiali ordinarie, omesse dichiarazioni dei redditi, multe stradali, indennità di fine lavoro e TFR, interessi bancari, danni derivanti da fatti illeciti, tra gli altri.
Per i crediti da lavoro, la decorrenza della prescrizione inizia dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Per i pagamenti periodici o dilazionati, la prescrizione si calcola per ogni rata o pagamento.
Per esempio, per le tasse e imposte, i termini iniziano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era atteso il pagamento.
Crediti relativi al 2021 soggetti a prescrizione triennale si prescriveranno nel 2024.
Questi includono pagamenti per prestazioni di lavoro per periodi superiori a un mese, compensi a professionisti, notai, insegnanti per lezioni per tempo superiore al mese, e bollo auto dovuto nel 2020.
Infine, nel 2024 si prescriveranno le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2022 e le spese condominiali dovute dall’inquilino, oltre a crediti del 2023 soggetti a prescrizione di 6 mesi, come diritti degli albergatori per vitto e alloggio, e crediti soggetti a prescrizione di un anno.
Nel 2024 andranno in prescrizione diverse tipologie di credito soggette a diversi termini di prescrizione.

Giobbe Giordano
2025-05-15 05:12:39
Numero di risposte: 4
I termini di prescrizione, decennali, fino a poco tempo fa erano calcolati a partire dalla data di sottoscrizione dell’operazione di investimento.
Passati questi 10 anni non era più possibile ottenere alcun risarcimento.
La prescrizione, infatti, non è stata conteggiata a partire dalla sottoscrizione dei bond, ma dal momento in cui i risparmiatori si sono resi conto dell’effettiva perdita economica.
I dieci anni potrebbero essere calcolati da quando ci si rende conto delle perdite e non dal momento in cui è stato sottoscritto l’investimento.
Le banche, che per normativa avevano l’obbligo di conservare tutta la documentazione, passati questi anni avevano tutto il diritto di sbarazzarsene.
Ora, aumentando, potenzialmente, i termini della prescrizione, alle banche converrebbe conservare i documenti per più di dieci anni, se no per loro mancherebbero le basi per difendersi.

Elsa Rossi
2025-05-06 14:14:43
Numero di risposte: 6
Si inizia con la prescrizione di 10 anni che, nella generalità dei casi, è quella che prevale. Ad esempio, i crediti derivanti da contratti o fatture, così come quelli originati da prestiti, finanziamenti e mutui, cadono sotto questa categoria. Questo significa che il creditore ha un lasso di tempo di dieci anni per agire e chiedere il pagamento

Emilio Moretti
2025-04-26 21:19:04
Numero di risposte: 10
I debiti che si estingueranno nel 2025 sono quelli con prescrizione di 5 anni, 10 anni e quelli con prescrizione breve.
Tra questi ci sono crediti legati a fatture, contratti e anche multe.
I debiti che risalgono al 2020 o al 2019, e che hanno una prescrizione quinquennale, si estingueranno nel 2025.
Questi includono Bollette telefoniche, Omessa dichiarazione dei redditi, Canoni di locazione, Multe stradali, Spese condominiali ordinarie, Spese per ristrutturazioni, TFR e indennità di fine lavoro, Interessi bancari, Risarcimenti danni da fatti illeciti, Rendite vitalizie, Utili dei soci in azienda, Abbonamenti a servizi come streaming e pay-tv, Imposte locali, Contributi INPS e INAIL, Cartelle esattoriali relative a tributi con prescrizione quinquennale.
Anche i debiti contrattuali o derivanti da fatture emesse nel 2015 andranno in prescrizione nel 2025.
Sono inclusi, tra gli altri: Fatture insolute, Prestiti, finanziamenti e mutui, Tasse e imposte, Ticket sanitari, Sentenze di condanna e decreti ingiuntivi, Spese condominiali straordinarie.
Per capire quando un debito si prescrive, bisogna conoscere il momento in cui il pagamento sarebbe dovuto.
Ad esempio, per i crediti di lavoro, la decorrenza inizia dal termine del rapporto di lavoro.
Per i pagamenti periodici, la prescrizione si calcola separatamente per ogni rata.
Nel caso delle imposte e sanzioni fiscali, il termine parte sempre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era previsto il pagamento.
Nel 2025 si prescriveranno anche le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2023, così come le spese condominiali dovute dall'inquilino nell’anno passato.
La prescrizione parte dall’ultimo giorno utile per il pagamento, quindi è importante fare attenzione alle scadenze.

Clea Sorrentino
2025-04-18 07:38:27
Numero di risposte: 6
La prescrizione ordinaria è di 10 anni, ma la legge individua diritti che si prescrivono in 5 anni o in termini più brevi.
Nel 2024 si estingueranno i crediti del 2014 soggetti all'ordinaria prescrizione decennale.
Naturalmente, occorrerà verificare il mese in cui tali crediti andranno in prescrizione e calcolare il decorso del termine assicurandosi che non siano intervenuti atti interruttivi.
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, nel caso di richiesta di pagamento oltre il termine, andrà presentato ricorso eccependo l'intervenuta prescrizione.
L'art. 2948 del Codice Civile, invece, disciplina i crediti soggetti a prescrizione quinquennale.
Di conseguenza, nel 2024 andranno in prescrizione, sempre che non sia intervenuto atto interruttivo, i crediti risalenti al 2018 e al 2019.
Spesso si ha difficoltà a capire da quale momento effettuare il calcolo della decorrenza del termine.
Ad esempio, per quanto riguarda i crediti da lavoro la decorrenza parte dalla cessazione del rapporto di lavoro, mentre, per i pagamenti periodici o dilazionati, la prescrizione si calcola per ogni rata o pagamento.
Per quanto riguarda tributi, imposte e sanzioni amministrative i termini iniziano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era atteso il pagamento.
Di conseguenza, per tale ultima categoria si ha la certezza che, il 1° gennaio 2024, si prescriverà quanto dovuto nell’anno 2018.
Andrà poi calcolata la prescrizione dei crediti soggetti a prescrizione quinquennale e risalenti al 2019, che si prescriveranno altresì nel 2024.
Ex art. 2956 del Codice Civile sono soggetti a prescrizione triennale, e quindi si prescriveranno nel 2024, i seguenti crediti relativi al 2021: pagamenti delle prestazioni di lavoro per periodi superiori a 1 mese; compenso delle opere e rimborso delle spese ai professionisti; compenso dei notai; compenso degli insegnanti per lezioni impartite per tempo superiore al mese.
Si prescrive altresì in 3 anni il bollo auto, ma con decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era dovuto il pagamento.
Quindi, il 1° gennaio 2024, si prescrive il bollo auto che doveva essere pagato nel 2020.
Nel 2024, inoltre, si prescriveranno altresì le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2022, con decorrenza dall'ultimo giorno utile per il pagamento, essendo soggette a prescrizione di due anni, nonché le spese condominiali dovute dall’inquilino, con decorrenza dalla richiesta del locatore.
Ma esistono anche prescrizioni ancora più brevi.
Difatti, il 2024 sarà anche l'anno in cui si prescriveranno i crediti del 2023 soggetti a prescrizione di 6 mesi, come il diritto degli albergatori per il vitto e l'alloggio che somministrano, nonché i crediti soggetti alla prescrizione di 1 anno, come: compenso degli insegnanti per le lezioni impartite a giorni, mesi od ore; compenso dei prestatori di lavoro per periodi inferiori al mese; pensione e istruzione a convitti e case di educazione; compenso degli ufficiali giudiziari; prezzo dei medicinali; pagamento dei commercianti per beni acquistati al dettaglio senza fini commerciali.
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