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Come svincolarsi da un contratto preliminare?

Lino Ferrari
Lino Ferrari
2025-07-27 19:27:51
Numero di risposte : 17
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Una delle modalità che possono essere chiamate in causa per annullare il contratto preliminare di compravendita immobiliare è quella che vede un accordo preso in comunione fra le parti, che decidono consensualmente di svincolarsi dal contratto preliminare. In questo caso, essendo stato raggiunto un accordo consenziente, la risoluzione del contratto non ha bisogno di motivazioni particolari. Infatti, sarà necessaria unicamente una comunione di intenti fra venditori e compratori. Pertanto, se entrambe le parti sono d’accordo ad annullare il vincolo, basterà firmare un accordo di risoluzione consensuale del contratto. Tale accordo dovrà essere messo nero su bianco, dove le parte dichiareranno di essere d’accordo su ogni aspetto connesso a questa decisione. Un altro motivo che consente l’annullamento del preliminare di compravendita è legato ai ritardi di una delle due parti che, ad esempio, non si presenta agli appuntamenti fissati con il notaio o a quelli per la firma del rogito. In questo caso potrebbe, da parte del proprietario di casa, comparire la situazione in cui non si ha più voglia di vendere l’immobile. Il modo per avviare l’annullamento del contratto è quello di avviare una causa davanti al giudice competente che, attraverso una sentenza, può condannare la parte inadempiente anche al risarcimento dei danni economici subito dalla mancata vendita/acquisto della casa. Il risarcimento può avvenire anche sotto forma di “trattenimento” della caparra o di diverse modalità stabilite sempre dal giudice in base alla situazione. Qualora dobbiate annullare contratto preliminare compravendita immobiliare, sarebbe opportuno rivolgersi ad un avvocato immobiliarista Roma. In proposito, potrete rendete contatto con il miglior studio legale diritto immobiliare Roma. Si tratta dello Studio Legale Parente Bianculli & Associati, sito a Roma Prati, in Viale delle Milizie 96. L’operato del miglior avvocato immobiliarista Roma vi fornirà un parere legale su come risolvere le problematiche legate all’annullamento contratto preliminare compravendita immobiliare. Se desiderata contattare un avvocato specializzato diritto immobiliare Roma, basterà fissare un appuntamento, chiamando lo 06 3975 4846 oppure inviando una mail all’indirizzo [email protected].
Noel Conti
Noel Conti
2025-07-27 18:22:59
Numero di risposte : 11
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Benché, come anticipato, il contratto preliminare sia legalmente vincolante, nessun problema si pone quando le parti decidono di svincolarsi di comune accordo. In questo caso sarà sufficiente firmare un accordo, chiamato risoluzione consensuale, e sciogliere così il compromesso. Ovviamente è obbligatoria la forma scritta e all’interno del documento dovranno essere ben esplicati tutti gli aspetti, come ad esempio gli accordi sulla restituzione o meno della caparra versata. Il contratto preliminare può essere annullato da entrambe le parti qualora presenti dei vizi di forma per i quali si può contestare la validità dell’accordo. L’acquirente può richiedere al venditore l’annullamento del compromesso di acquisto cercando un accordo bonario e consensuale con le modalità sopra descritte. Se il proprietario dell’immobile decide di accettare può trattenere la caparra eventualmente versata come indennizzo per la mancata vendita. Qualora il venditore, tuttavia, non concordasse con la richiesta di annullamento può agire in giudizio chiedendo: una somma di denaro ulteriore rispetto alla caparra per compensare il danno subito; Chiedere al Tribunale di obbligare la controparte ad adempiere all’impegno preso. Cosa succede, invece, se è il venditore a cambiare idea? Molto dipende dall’eventuale trascrizione del contratto preliminare, che tutela l’acquirente in caso di inadempimenti di qualsiasi tipo da parte del venditore. Nel caso in cui il compromesso sia stato trascritto, infatti, il compratore per legge dovrà ricevere il doppio della caparra consegnata, compensando così il danno subito per la mancata compravendita. Non solo: se il venditore decide di non presentarsi dal notaio per il rogito finale, non rispettando il vincolo fissato dal preliminare, il compratore può ricorrere per vie giudiziarie chiedendo al Tribunale di trasferire la proprietà, anche senza il consenso del proprietario.