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Cosa succede se non si rispetta un accordo di separazione?

Renzo Ricci
Renzo Ricci
2025-07-28 16:46:12
Numero di risposte : 10
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La legge non ammette, almeno in sede di separazione, i patti con valore “vita natural durante”. Per cui, anche in caso di violazione dell’accordo stretto con la separazione consensuale, non c’è modo di difendersi. La Corte ammonisce: solo con il divorzio è possibile impegnarsi definitivamente. Viceversa, tutte le intese strette all’atto della separazione cessano e possono essere riviste con il successivo procedimento di divorzio, a prescindere da ciò che si era concordato. In una causa relativa alla spettanza dell’assegno di divorzio, il giudice non può rimettersi a quanto pattuito dai coniugi in sede di separazione consensuale. Infatti, tali accordi se destinati a regolare (anche) l’assegno divorzile sono invalidi (per illiceità della causa). Gli accordi stretti in sede di separazione consensuale valgono solo sino al divorzio. Con il divorzio, invece, tutto può essere rimesso in discussione ed è possibile rivendicare qualcosa “in più” o “in meno”, a seconda della situazione economica sussistente in quel momento. Il giudice, quindi, dovrà ritenere ormai superati i patti stretti con la separazione consensuale per dar vita a un nuovo regolamento di interessi tra gli ex coniugi. È bene che i coniugi sappiano che gli accordi della separazione hanno solo valore transitorio. Ed è pertanto consigliabile non dare ad essi alcun valore definitivo. Eventuali rinunce al mantenimento, trasferimenti di proprietà di beni immobili o corresponsione di assegni una tantum dovranno preferibilmente avvenire solo in sede di divorzio, perché è lì che diventeranno definitivi e per sempre vincolanti. Nel frattempo, ossia nel periodo intercorrente tra separazione e divorzio, bisognerà accontentarsi di una regolamentazione transitoria dei rispettivi interessi economici.
Caterina Conte
Caterina Conte
2025-07-28 15:46:01
Numero di risposte : 15
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Se in sede di omologa avete entrambi sottoscritto un regime di visita, si tratta ora di rispettarlo. Allo stesso modo se è intervenuto il Tribunale molte questioni sono state regolate. Se tuttavia nonostante innumerevoli tentativi ti ritrovi ad avere a che fare con un ex con problemi caratteriali o di dipendenza potrai provare come segue: 1) Cerca un confronto stragiudiziale Se possibile affronta i problemi al di fuori del Tribunale. Un approccio volto al chiarimento ti aiuterà a risparmiare tempo, denaro e energie mentali. Spesso la ricerca di una via pacifica viene interpretata dall’altra parte come segno di debolezza. La fermezza ti aiuterà a prevenire future violazioni. 2) Documenta qualsiasi evento Tieni traccia di tutto ciò che accade. Utilizza un calendario e prendi nota di quando sei coi figli e di quando loro sono con il tuo ex partner. Appunta ogni variazione della frequentazione rispetto al calendario concordato o imposto dal Giudice. Tieni traccia di ogni dettaglio, delle comunicazioni che intercorrono e prendi nota di quello che dicono i figli o di eventuali anomalie riscontrate. 3) Hai provato inutilmente senza risultato Se hai cercato di essere ragionevole ma permane un atteggiamento di rifiuto generale è probabile che non si possa fare affidamento sulla collaborazione dell’altro. Sarà necessario agire senza troppe remore e rivolgersi al al Tribunale. Considera il giudizio quale soluzione ultima cui affidarsi dopo aver fatto molteplici tentativi di pacificazione. Aprire una causa è un’attività lunga e onerosa. Sarà utile agire quando l’atteggiamento di rifiuto é ripetuto. La documentazione accumulata ti aiuterà. In conclusione cerca di confrontarti per chiarire dubbi e incomprensioni prima di entrare in una lite. Ci sono molti strumenti che possono essere utilizzati dai genitori per comunicare tra loro. 2houses.com é uno di questi! grazie alla piattaforma 2houses avrai costantemente a disposizione il calendario, le richieste di cambio, le spese effettuate e molto altro. Il tutto é consultabile 24 ore su 24 da App o sul sito web in un semplice click. 2houses è catalizzatore di cogenitorialità per una comunicazione stress free! Registrati subito per avere 14 gg di prova GRATIS FAI UNA PROVA GRATUITA!
Matilde Rinaldi
Matilde Rinaldi
2025-07-28 12:32:18
Numero di risposte : 22
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Proprio perché abbiamo dato VALORE alla nostra “carta straccia”, possiamo agire con le dovute e relative istanze al fine di far rispettare ciascuna delle condizioni stabilite. Al fine di far rispettare l’obbligo di mantenimento dei figli e del coniuge debole, il codice civile prevede vari strumenti di tutela, da attuare nei confronti del coniuge che non versa l’assegno di mantenimento: – l’ipoteca giudiziale – l’ordine di pagamento diretto nei confronti del terzo debitore dell’obbligato – il pignoramento dei mobili. Nei casi più gravi, il mancato versamento di tali somme può costituire fattispecie di rilevanza penale per “violazione degli obblighi di assistenza familiare”. Se non vengono rispettate le disposizioni concernenti l’affidamento dei figli, l’esercizio della potestà e le modalità di frequentazione degli stessi, ci si può rivolgere alla forza pubblica. A seguito di qualsiasi comportamento grave e che sia contrario all’interesse dei figli, il Giudice potrà modificare i provvedimenti in essere, renderne più agevole l’attuazione e sia comminare alcune sanzioni disposte all’ art. 709 ter c.p.c.