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Chi chiede la separazione deve uscire di casa.?

Loretta Coppola
Loretta Coppola
2025-07-28 15:03:03
Numero di risposte : 14
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La crisi di coppia sia conclamata e irreversibile. L’abbandono sia una conseguenza della rottura, non la causa. Puoi lasciare la casa coniugale senza rischiare l’addebito se la convivenza è già diventata intollerabile. La separazione è imminente e gli atti per avviare il procedimento sono già stati depositati in tribunale. Un caso purtroppo frequente è quello dei maltrattamenti e violenza domestica, in questi casi potrai lasciare la casa anche prima della separazione sussistendo un motivo valido. È lecito farlo in presenza di una crisi conclamata e quando il procedimento di separazione è già stato avviato. Lasciare la casa prima del deposito degli atti può comportare rischi legali, a meno che ci siano circostanze particolari.
Fulvio Sanna
Fulvio Sanna
2025-07-28 14:37:34
Numero di risposte : 14
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Se lasci la casa coniugale e vai a vivere altrove prima di esserti separato legalmente, non rischi l’addebito della separazione soltanto per questo. Infatti, l’addebito potrebbe essere pronunciato nella sentenza finale soltanto se il tuo coniuge ti fa causa, cioè inizia una separazione giudiziale, chiedendo e dimostrando che tu hai causato la crisi del matrimonio con la tua iniziativa di andartene da casa. Il più delle volte, credimi, la separazione si può definire consensualmente. E in tal caso il rischio dell’addebito svanisce sul nascere. Inoltre, quand’anche l’altro ti faccia causa per ottenere l’addebito, dovrà dimostrare che tu te ne sei andato via da casa in un momento del tutto inaspettato, in cui la vostra vita matrimoniale era un idillio. Ma se tra voi c’erano già problemi, allora l’essere usciti da casa non basta per subire l’addebito. Per porre fine alla coabitazione senza correre alcun rischio, puoi chiedere a tuo marito o a tua moglie di venire autorizzato ad andartene. In caso di violenza, l’autorizzazione dell’altro coniuge non sarà invece necessaria. In alternativa alla comunicazione scritta puoi incaricare il tuo avvocato di depositare il ricorso per separazione giudiziale. Una volta depositato il ricorso potrai lasciare l’abitazione coniugale, senza bisogno di aspettare l’autorizzazione del giudice. Ricapitolando, per porre fine alla convivenza coniugale prima di essere separati legalmente occorre o il benestare dell’altro o una giusta causa di allontanamento.
Alessandra Pellegrini
Alessandra Pellegrini
2025-07-28 12:55:30
Numero di risposte : 18
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A chi spetta restare nella casa coniugale o familiare. Per la legge spetta al genitore collocatario, per tutelare l'interesse dei figli a conservare l'habitat domestico, il centro delle consuetudini in cui si è espressa la vita della famiglia. Restare ad abitare nella casa coniugale spetta dunque: - al genitore con il quale sono collocati stabilmente i figli minori, quando è previsto un regime di affidamento condiviso; - al genitore cui sono affidati in via esclusiva i figli minori ; - al genitore con il quale restano a convivere i figli maggiorenni non autonomi. Il genitore estromesso non perde la titolarità dei suoi diritti sulla casa: rimane proprietario, comproprietario o usufruttuario dell'immobile. Egli perde, invece, le facoltà di abitare e di disporre materialmente della casa, perché il provvedimento di assegnazione crea un diritto di godimento a favore del genitore assegnatario.