Come funziona un concordato fallimentare?
Muzio Orlando
2025-09-13 04:53:25
Numero di risposte
: 22
Il concordato nella liquidazione giudiziale è disciplinato dagli artt. 240-253 del d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14.
La proposta di concordato è disciplinata dall’art. 240 CCII e può essere presentata da creditori o terzi anche prima dell’esecutività dello stato passivo.
Quest’ultima ipotesi prevede come condizione che il curatore debba essere in grado sulla scorta delle scritture contabili di redigere un elenco provvisorio dei creditori idoneo ad essere approvato dal giudice delegato.
Il concordato nella liquidazione giudiziale, così come il suo predecessore concordato fallimentare, è istituto poco sfruttato, alla luce dei numeri disponibili, ma può avere delle potenzialità molto elevate in specifiche situazioni, in particolare laddove la liquidazione dell’attivo comporti tempi e costi che la procedura non può o non vuole, nell’interesse del ceto creditorio, affrontare.
Il legislatore del 2006 aveva preso contezza del fatto che questo strumento potesse essere utilizzato, non tanto del debitore, quanto da terzi o forse creditori.
Il concordato fallimentare era pensato come una procedura che veniva proposta dal debitore, il quale dopo l’accertamento dello stato passivo, trovava le risorse o il cavaliere bianco che gli permettevano di uscire dallo stato di crisi e magari ripartire nell’attività d’impresa grazie alla falcidia concordatari del passivo.
L’art. 390, comma 1 CCII stabilisce infatti che tutte le domande di concordato nella liquidazione giudiziale che sono state presentate dopo il 15 luglio 2022, soggiacciono alla nuova disciplina.
Quindi anche i fallimenti disciplinati dalle norme anteriori al codice della crisi, se sfoceranno in un concordato , seguiranno le nuove norme del concordato nella liquidazione giudiziale.
Emidio Bruno
2025-09-02 18:08:46
Numero di risposte
: 19
Il concordato fallimentare rappresenta uno strumento giuridico previsto dalla Legge fallimentare il cui obiettivo principale consiste nel soddisfare tutti i creditori della società. La proposta di concordato va presentata da uno o più creditori o da un terzo anche prima del decreto che rende esecutivo lo stato passivo. Il contenuto della proposta può prevedere: suddivisione dei creditori in classi, secondo posizione giuridica ed interessi economici omogenei; trattamenti differenziati fra creditori appartenenti a classi diverse, indicando le ragioni dei trattamenti differenziati dei medesimi; ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione dei beni, accollo o altre operazioni straordinarie. L’approvazione del concordato si ha quando la maggioranza dei creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto approvano la proposta. Il concordato è obbligatorio per tutti i creditori anteriori alla apertura del fallimento, compresi quelli che non hanno presentato domanda di ammissione al passivo. Dopo l’omologazione del concordato il giudice delegato, il curatore e il comitato dei creditori ne sorvegliano l’adempimento secondo le modalità che sono state stabilite nel decreto di omologazione. La risoluzione del concordato può essere richiesta da ogni creditore quando le garanzie promesse non vengono costituite o quando il proponente non adempie regolarmente agli obblighi derivanti dal concordato.
Carmela Grassi
2025-08-25 06:32:58
Numero di risposte
: 20
La proposta di concordato è presentata al giudice delegato, il quale, valutata la ritualità della stessa, previo parere del curatore e del comitato dei creditori, ne ordina la comunicazione ai creditori, fissando un termine entro il quale gli stessi possono far pervenire eventuali dichiarazioni di dissenso.
Nel delineare le modalità di votazione e di formazione della maggioranza, l'art. 128 L.F. stabilisce, in via generale, che il concordato è approvato se riceve il voto favorevole dei creditori che rappresentino la maggioranza dei crediti ammessi al voto, secondo i criteri stabiliti dal precedente art. 127.
Decorso il termine stabilito per le votazioni, il curatore presenta al giudice delegato una relazione sul loro esito.
Se la proposta è stata approvata, il giudice delegato dispone che ne sia data immediata comunicazione al proponente, affinchè possa richiedere l'omologazione del concordato, ai creditori dissenzienti e al fallito, anche tramite raccomandata con avviso di ricevimento, fissando un termine per la proposizione di eventuali opposizioni.
Se entro quel termine non vengono proposte opposizioni, il tribunale, verificata la regolarità della procedura e l'esito della votazione, omologa il concordato con decreto motivato non soggetto a gravame e pubblicato a norma dell'art. 17 L.F.
Scaduti i termini per l'opposizione o esaurite le impugnazioni previste dall'art. 129 L.F., la proposta acquista efficacia e il concordato diviene obbligatorio per tutti i creditori anteriori all'apertura del fallimento.
Spetta agli organi della procedura sorvegliare l'esecuzione del concordato, in modo che lo stesso venga adempiuto secondo le modalità stabilite nel decreto di omologazione.
Max Orlando
2025-08-25 05:48:15
Numero di risposte
: 19
Il concordato fallimentare è una causa legale di cessazione del fallimento, che consente al fallito di sanare definitivamente i propri debiti sulla base di un piano che preveda il pagamento completo dei creditori privilegiati e quello parziale dei creditori chirografari.
L'offerta, approvata dalla maggioranza dei creditori, deve poi essere omologata dal tribunale.
Il concordato preventivo è una procedura concorsuale accordata dalla legge all'imprenditore commerciale che si trova in stato di insolvenza irreversibile, ma che al contempo dimostri di possedere determinati requisiti di meritevolezza al fine di sottrarsi alle conseguenze negative del fallimento.
Esso è costituito da un accordo fra debitore e creditori circa le modalità con le quali dovranno essere estinte tutte le obbligazioni: il debitore fallito propone il completo pagamento dei creditori privilegiati e il pagamento di una quota dei creditori chirografari.
Tale offerta deve essere approvata dalla maggioranza dei creditori e omologata dal tribunale.
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