Cosa succede TFR se l'azienda fallisce?

Genziana Bianchi
2025-09-01 12:31:09
Numero di risposte
: 19
Se il tuo datore di lavoro fallisce senza aver versato le quote di TFR al fondo pensione, potresti trovarti in una situazione difficile.
La recente sentenza della Cassazione ha stabilito che il lavoratore ha il diritto di insinuarsi al passivo per il TFR da versare al Fondo previdenziale in caso di fallimento del datore di lavoro.
Questo significa che, in linea di principio, spetta al lavoratore la legittimazione ad insinuarsi al passivo per le quote di TFR maturate e accantonate ma non versate al Fondo di previdenza complementare.
Pertanto, una volta che il Giudice Fallimentare confermerà il credito, il lavoratore potrà rivolgersi direttamente al Fondo INPS a garanzia del TFR.
In caso di insoddisfazione totale o parziale nella procedura di fallimento, il lavoratore potrà richiedere l’intervento del Fondo di garanzia dell’INPS di integrare i contributi non versati dal datore di lavoro.
La disciplina a tutela del lavoratore si rintraccia in particolare all’art. 5 del D.Lgs. n. 80/1992 che conferma il diritto del lavoratore a richiedere l’intervento del Fondo di garanzia per i contributi non versati e la surroga del Fondo al lavoratore.
In conclusione, se il datore di lavoro fallisce senza versare le somme alla previdenza complementare, il lavoratore ha diritto di insinuarsi al passivo per il TFR non versato con l’ausilio di un Avvocato specializzato.

Carmelo Esposito
2025-09-01 12:19:23
Numero di risposte
: 21
Il trattamento di fine rapporto viene di norma pagato dal datore di lavoro dopo la risoluzione del rapporto ma, nei casi in cui l’azienda dichiari l’incapienza, interviene l’Istituto previdenziale versando la cifra direttamente al lavoratore.
Il Fondo di Garanzia INPS interviene nei casi di morosità: procedura concorsuale o di liquidazione giudiziale, concordato preventivo, liquidazione coatta e amministrazione straordinaria ma la Cassazione ha affermato che il Fondo debba intervenire anche in assenza di fallimento, come previsto dalla legge n. 297/82.
Per i datori di lavoro non soggetti a procedure concorsuali il requisito fondamentale è l’insufficienza delle garanzie patrimoniali del datore di lavoro a seguito dell’esecuzione forzata.
La domanda si invia tramite il canale telematico, anche in modalità massiva con file xml se il numero dei beneficiari è elevato.
La procedura di domanda è unica e si effettua esclusivamente tramite i servizi Inps-online.
Il Fondo interviene con modalità diverse a seconda che il datore di lavoro sia soggetto o meno a procedure concorsuali.
La domanda può essere presentata dal giorno seguente alla pubblicazione della sentenza che decide eventuali impugnazioni o opposizioni e la liquidazione del TFR è prevista entro 60 giorni.

Cinzia Bellini
2025-09-01 11:12:16
Numero di risposte
: 15
Tuttavia, se l’azienda fallisce, il dipendente potrebbe non ricevere il TFR.
In questi casi, interviene il Fondo di garanzia Inps, che tutela i lavoratori pagando il TFR e le ultime tre mensilità non saldate, sostituendosi al datore di lavoro insolvente.
Qualora l’azienda in cui il dipendente lavorava sia stata dichiarata fallita dal giudice, perché così indebitata da non essere più in grado di fronteggiare i propri obblighi, oltre alla perdita del posto di lavoro il dipendente dovrà capire come recuperare il TFR spettante per legge.
Ecco perché ogni datore di lavoro deve o dovrebbe sapere che tale diritto del lavoratore non viene negato neanche in ipotesi di gravissimi problemi economici dell’impresa.
Anzi, all’ormai ex dipendente spetteranno anche alcune mensilità di stipendio, se non erogate.

Secondo Giuliani
2025-09-01 09:35:29
Numero di risposte
: 13
In caso di mancata risoluzione, è fondamentale rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro, evitando la possibile prescrizione del diritto, che nel caso del TFR è di cinque anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
E.C. lavorava da molti anni presso una piccola azienda di abbigliamento.
Negli ultimi mesi il pagamento dello stipendio era sempre più ritardato, fino a mancare del tutto.
L’azienda ormai era in crisi ed E.C., a causa del ritardo nel pagamento dello stipendio, venne costretta a rassegnare le dimissioni.
Decisa ad incaricare un legale specializzato in diritto del lavoro E.C. è riuscita ad ottenere un decreto ingiuntivo presso il competente Tribunale e, dopo aver posto in essere tutti i tentativi di esecuzione forzata richiesti dalla legge, ha ottenuto il pagamento del TFR da parte del Fondo di Garanzia INPS, nonostante l’azienda fosse in stato di insolvenza ma non ancora formalmente fallita.
Leggi anche
- Chi paga la liquidazione in caso di fallimento?
- Chi risponde dei debiti di una società in liquidazione?
- Cosa rischia l'imprenditore fallito?
- Chi viene pagato per primo in caso di fallimento?
- Una società in liquidazione può fallire?
- Quali sono i rischi per i soci di una SRL in liquidazione?
- Quando una società fallisce, chi paga i debiti?