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Cosa posso fare se un condomino non vuole pagare i lavori condominiali?

Samuel Farina
Samuel Farina
2025-09-03 06:16:58
Numero di risposte : 13
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La maggioranza dell'assemblea condominiale non può abusare della propria posizione per imporre alla minoranza spese per essa insostenibili. In questo caso è possibile impugnare la delibera assembleare - da parte di chi si sia astenuto o abbia votato contro la proposta - entro 30 giorni dalla votazione. Chi non era presente può impugnarla entro 30 giorni dalla ricezione del verbale. Una seconda possibilità di non pagare si ha qualora siano approvate innovazioni gravose o voluttuarie, che siano suscettibili di godimento separato. In questo caso, chi abbia votato contro o si sia astenuto potrà non pagare i suddetti lavori, con la conseguenza di non poter usufruire delle opere che non sono indispensabili per la conservazione dell'edificio. Un'ultima possibilità può aversi in caso di assemblea viziata, il cui verbale può essere impugnato nel termine di 30 giorni dinanzi al giudice. Se si lascia scadere il termine, tutti i vizi saranno sanati e si sarà obbligati a pagare. Nel caso in cui non ricorrano queste fattispecie e, quindi, ci sia l'obbligo di pagare, se ciò non viene fatto il condominio potrà richiedere al giudice un decreto ingiuntivo. Ciò è possibile anche nel caso in cui nell'abitazione vivano minori, portatori di handicap e anziani.
Cassiopea Mazza
Cassiopea Mazza
2025-09-03 04:50:58
Numero di risposte : 10
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Il problema è molto più complicato di quanto potrebbe sembrare. Se un condomino non paga cosa fare La legge impone all’amministratore di condominio di attivarsi per il recupero, anche forzoso, del credito dei condomini inadempienti. Espletato il tentativo di recupero bonario, ovvero dopo aver inviato un primo sollecito e la successiva messa in mora, l’amministratore può procedere alla riscossione forzosa del credito vantato anche senza autorizzazione dell’assemblea. L’art. 63 disp. att. c.c. indica la possibilità di ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo. Premesso che l’orientamento generale è che se l’escussione non va a buon fine, chiunque (altri condomini virtuosi) può essere chiamato a saldare il debito residuo, l’amministratore potrà richiedere all’assemblea di decidere su spalmare il credito su tutti gli altri condomini. Insomma per rispondere al quesito iniziale se un condomino non paga gli altri sono obbligati a farlo per lui, la risposta è si, ma con dei distinguo.
Cesare Lombardo
Cesare Lombardo
2025-09-03 03:12:43
Numero di risposte : 18
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Un condomino può rifiutarsi legittimamente di partecipare alle spese quando la delibera è nulla. La deliberazione è nulla quando è priva dei suoi elementi essenziali, oppure quando il suo oggetto è illecito o impossibile. Si tratta dell’ipotesi del cosiddetto “condominio parziale”, che ricorre tutte le volte in cui un’edificio risulta, per caratteristiche strutturali e funzionali, destinato al servizio e/o al godimento in modo esclusivo di una parte soltanto dell’edificio in condominio. In un condominio parziale ogni gruppo di condòmini paga le spese relative al proprio fabbricato, ripartite secondo il criterio ordinario del valore della proprietà. Infine, con specifico riferimento alle innovazioni, la legge stabilisce che i condòmini non interessati possono rifiutarsi legittimamente di contribuire alle spese, purché l’opera: comporti una spesa molto gravosa oppure abbia carattere voluttuario. Al ricorrere di queste condizioni, il condomino che non vuole sostenere la spesa può decidere di non prenderne parte, a patto però che non si avvantaggi dell’opera stessa. In sintesi, un condomino può validamente rifiutare di contribuire alla spesa straordinaria deliberata dall’assemblea in tre occasioni, e cioè quando: la delibera è nulla, i lavori riguardano beni destinati a servire solo una parte dell’intero fabbricato o si tratta di innovazioni gravose o voluttuarie.