Quanto si perde di stipendio per i giorni di malattia?

Noel Conti
2025-09-03 15:47:42
Numero di risposte
: 13
L’indennità di malattia è riconosciuta ai lavoratori quando si verifica un evento morboso che ne determina l’incapacità temporanea al lavoro, inteso come mansione specifica.
L’indennità spetta a: operai del settore industria; operai e impiegati del settore terziario e servizi; lavoratori dell’agricoltura; apprendisti; disoccupati; lavoratori sospesi dal lavoro; lavoratori dello spettacolo; lavoratori marittimi.
Per la generalità dei lavoratori, il diritto all’indennità di malattia decorre dal quarto giorno di malattia.
I primi tre giorni dell’indennità sono “di carenza” e quindi sono a carico del datore di lavoro, nella misura prevista dal contratto collettivo di riferimento.
L’indennità cessa, invece, con la scadenza della prognosi (fine malattia).
L’indennità è pari a una quota della retribuzione media giornaliera.
Inictionaries, per i lavoratori dipendenti del settore privato l’indennità corrisponde: al 50% della retribuzione media giornaliera per i primi 20 giorni di malattia al 66,6% per i giorni successivi della malattia o nei casi di ricaduta, dal ventunesimo giorno, sino a un massimo di 180 giorni.
Inoltre, il datore di lavoro può farsi carico della parte residua così da garantire al lavoratore un importo simile allo stipendio ordinario.

Radames Sorrentino
2025-09-03 14:56:39
Numero di risposte
: 18
Dal 4° al 20° giorno di malattia l’INPS paga il 50% della retribuzione media riconosciuta al dipendente.
Dal 21° giorno in poi l’INPS paga il 66,6% della retribuzione media riconosciuta al dipendente.
Nella maggior parte dei CCNL, è previsto che i primi 3 giorni di malattia vengano pagati al 100% dal datore di lavoro.
Gli stessi CCNL possono prevedere anche un’integrazione all’indennità prevista dall’INPS per i successivi giorni di malattia.
Ad esempio, dall’art. 187 del CCNL Commercio – Confcommercio secondo cui “Durante il periodo di malattia, previsto dall’articolo precedente, il lavoratore avrà diritto, alle normali scadenze dei periodi di paga ad una integrazione dell’indennità a carico dell’Inps da corrispondersi dal datore di lavoro, a suo carico, in modo da raggiungere complessivamente le seguenti misure: 100% (cento per cento) per primi tre giorni (periodo di carenza); 75% (settantacinque per cento) per i giorni dal 4° al 20°; 100% (cento per cento) per i giorni dal 21° in poi”.
Pertanto, per sapere se la propria retribuzione diminuisce durante la malattia è necessario verificare il CCNL applicato al rapporto di lavoro.
Nel caso di lavoratori dipendenti a cui viene applicato il CCNL commercio – Confcommercio, la retribuzione diminuirà del 25% solamente per i giorni compresi tra il 4° e il 20°.

Soriana Serra
2025-09-03 11:06:02
Numero di risposte
: 11
Nei primi 20 giorni di malattia, i dipendenti del settore privato perdono il 50% della retribuzione media giornaliera, successivamente ovvero in caso di ricaduta il 33,3%.
Non solo, ma nei primi 9 mesi di assenza non subisce alcuna riduzione dello stipendio.
Nei tre mesi successivi perde il 10%, dal 13esimo al 18esimo mese il 50% e dal 18esimo mese in poi non gli viene riconosciuta alcuna retribuzione.
Come abbiamo premesso, il lavoratore in malattia conserva il posto (il cosiddetto periodo di comporto) e anche lo stipendio, ma non in misura completa.
Ebbene, nei primi 20 giorni di malattia, i dipendenti del settore privato perdono il 50% della retribuzione media giornaliera, successivamente ovvero in caso di ricaduta il 33,3%.
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