Quali sono le regole per chi è in malattia?

Armando Rossetti
2025-09-03 14:58:28
Numero di risposte
: 17
Il lavoratore deve avvisare della sua assenza immediatamente, anche se si tratta di un solo giorno di malattia.
Il lavoratore, per il tramite del proprio medico curante, deve farsi rilasciare apposito certificato telematico di malattia.
Il lavoratore comunica al proprio datore di lavoro il numero di protocollo del certificato o la copia cartacea del documento stesso entro due giorni dal rilascio.
Durante tutto il periodo di malattia, il dipendente del settore privato deve essere reperibile presso il domicilio indicato nel certificato medico e nelle fasce orarie previste dalla normativa ovvero tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
Tuttavia ci sono alcune esclusioni riguardo a questo obbligo ovvero in caso di patologie gravi che richiedono terapie salvavita o stati patologici particolari risultanti da idonea documentazione rilasciata dalle apposite strutture sanitarie.
Il lavoratore ha tempo 10 giorni per presentare le proprie giustificazioni all’istituto ed evitare la trattenuta dell’indennità.
Il lavoratore è tenuto ad avvisare il proprio datore di lavoro del cambio di domicilio o residenza durante la malattia poiché quest’ultimo deve essere sempre a conoscenza del diverso indirizzo di reperibilità.
In caso di guarigione anticipata rispetto alla prognosi inizialmente attribuita, il lavoratore è tenuto a chiedere una rettifica del certificato in corso al proprio medico, al fine di aggiornare il periodo di inabilità al lavoro.

Mirella Bernardi
2025-09-03 13:06:33
Numero di risposte
: 14
Un lavoratore può uscire di casa fuori dagli orari di reperibilità previsti per le visite fiscali.
Durante queste fasce orarie, però, qualsiasi uscita deve essere adeguatamente giustificata.
È obbligatorio comunicare al datore di lavoro e all’INPS il motivo dell’assenza e presentare documentazione idonea.
Il lavoratore in malattia può uscire di casa nei seguenti orari, che variano in base al settore lavorativo:
Dipendenti pubblici: dalle 13:00 alle 15:00 e dalle 18:00 fino al giorno successivo alle 09:00.
Dipendenti privati: dalle 12:00 alle 17:00 e dalle 19:00 fino alle 10:00 del giorno successivo.
Tuttavia, un lavoratore può uscire anche durante gli orari di reperibilità, a patto che presenti motivazioni valide e una documentazione appropriata.
Esistono specifiche situazioni in cui un lavoratore è esonerato dall’obbligo di rispettare gli orari di reperibilità.
Secondo il Decreto Madia, queste includono: Patologie gravi che richiedono terapie salvavita; Invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%, con patologie correlate; Cause di servizio, come previsto dalla Tabella E del Decreto Madia.
In caso di necessità di uscire durante gli orari di reperibilità, è fondamentale: Avvertire il datore di lavoro, spiegando i motivi dell’assenza. Presentare documentazione medica o altre prove valide che giustifichino l’allontanamento. Attendere l’autorizzazione, se richiesta. Rispetto degli orari, comunicazioni tempestive e documentazione adeguata sono fondamentali per evitare problemi durante una malattia. Un lavoratore che segue questi passaggi si tutela da eventuali sanzioni.
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