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Quando si deve fare l'atto di accettazione di eredità?

Michele Ricci
Michele Ricci
2025-09-19 15:47:43
Numero di risposte : 25
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L'accettazione dell'eredità si deve fare entro dieci anni dal giorno di apertura della successione. Il diritto di accettazione non può essere ceduto ad altri ma è trasmissibile per causa di morte. L’accettazione presunta (o accettazione ex lege) si verifica nel caso in cui il chiamato sia nel possesso dei beni ereditari e non provveda a redigere l’inventario nel termine di tre mesi dal giorno dell’apertura della successione o dalla notizia della devoluta eredità. Il termine per effettuare l’accettazione con beneficio è di tre mesi dal decesso del defunto per l’erede che sia in possesso dei beni ereditari. L’accettazione con beneficio d’inventario è obbligatoria quando l’erede è un minore, un interdetto, un minore emancipato o un inabilitato. In tali ipotesi l’accettazione necessita inoltre di un’apposita autorizzazione del Giudice tutelare. L'erede potrà essere tenuto a pagare i debiti del defunto anche ricorrendo alle proprie disponibilità personali, ove l’attivo della massa ereditaria non fosse sufficiente. L’acquisto del legato è invece automatico e non necessita di accettazione.
Danny Longo
Danny Longo
2025-09-19 14:14:59
Numero di risposte : 21
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Nel caso di accettazione dell’eredità non è necessario recarsi in Tribunale, a meno che gli eredi non vogliano accettare con beneficio di inventario. Se vogliamo accettare l’eredità con beneficio di inventario, infatti, è necessario rendere un’apposita dichiarazione che consente di distinguere il patrimonio del defunto da quello dell’erede. Quando il chiamato all’eredità vuole accettare con beneficio di inventario deve rivolgersi al Tribunale e allegare la seguente documentazione: – certificato di morte in carta semplice; – certificato di ultima residenza del defunto; – copia del codice fiscale dell’accettante e del defunto; – copia del documento d’identità dell’accettante e del defunto; – autorizzazione del Giudice Tutelare (per gli eredi minorenni, interdetti e inabilitati). L’accettazione deve essere fatta per atto pubblico del Notaio o per scrittura privata, in cui si dichiara di acquisire la qualità di erede.
Diana Colombo
Diana Colombo
2025-09-19 11:11:24
Numero di risposte : 25
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L’accettazione espressa si fa con una dichiarazione in un atto pubblico o in una scrittura privata. Il codice civile prevede infatti all’art. 476 cod. civ. che la condotta del chiamato all’eredità il quale compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede, è considerata dalla legge come accettazione. Si tratta precisamente di un comportamento tenuto dal chiamato che costui non potrebbe tenere se non sulla base implicita della propria qualità di erede. Una volta descritto il concetto, vediamo perché è importante. L’erede vero avrebbe dovuto, per scongiurare il pericolo, accettare l’eredità e trascrivere tale accettazione. Ecco perché chi vuole vendere un immobile avente provenienza ereditaria, se non ha mai accettato espressamente l’eredità, deve trascrivere l’accettazione tacita. Il notaio incaricato di predisporre una vendita la cui provenienza sia una successione a causa di morte, per questo motivo, è tenuto a trascrivere l’accettazione tacita di eredità. Egli, infatti, deve proteggere chi compra e la sicurezza dell’ipoteca iscritta dalla Banca nei casi in cui vi fosse un mutuo stipulato per pagare il prezzo.
Teresa Longo
Teresa Longo
2025-09-19 10:17:15
Numero di risposte : 28
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L’ atto di accettazione dell’eredità si rende necessario quando un erede decide di acquisire i beni lasciati dal defunto. Secondo l’articolo 480 del Codice Civile, l’erede ha 10 anni di tempo dalla morte del defunto per accettare l’eredità, salvo casi in cui il tribunale stabilisca termini diversi. La rinuncia all’eredità deve invece essere formalizzata entro i termini previsti per evitare implicazioni legali. Tuttavia, esistono situazioni in cui gli eredi sono spinti a dichiarare la loro scelta prima del termine decennale. Per evitare problematiche, è consigliabile completare l’ accettazione dell’eredità entro tempi ragionevoli.
Sandro Pellegrini
Sandro Pellegrini
2025-09-19 10:15:17
Numero di risposte : 17
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La legge stabilisce il termine massimo entro il quale accettare l'eredità in 10 anni. E' raro ma comunque possibile, che il testamento, se esistente, preveda un termine più breve per accettare. Il termine per accettare inizia a decorrere al momento dell'apertura della successione. La legge prevede un'apposita azione giudiziaria volta ad abbreviare il termine per l'accettazione. Il tribunale fissa un termine entro il quale il chiamato deve dichiarare se intende accettare o rinunciare all'eredità. Se allo spirare del termine il soggetto non rende alcuna dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare.