Che fine fa l'eredità non accettata?

Danny Lombardo
2025-09-19 15:41:21
Numero di risposte
: 24
La rinuncia è un atto con il quale il chiamato all’eredità dichiara di non volerla acquistare.
Ne consegue che nessun creditore potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari.
Il diritto di rinunciare all’eredità, così come quello di accettarla, può essere esercitato entro dieci anni dal giorno della morte del defunto.
La rinuncia è revocabile se l’eredità non è nel frattempo già stata acquistata da altri e fino a che il diritto di accettarla non è prescritto.
Decade dal diritto di rinunciare, e si considera erede puro e semplice, il chiamato all'eredità che ha sottratto o nascosto beni spettanti all'eredità stessa.
Il termine può essere abbreviato attraverso l’esercizio di una azione interrogatoria.
Significa che chiunque vi ha interesse può chiedere al Tribunale che sia fissato un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità.
Trascorso questo termine senza che abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare l’eredità.

Angelina Rossetti
2025-09-19 14:26:29
Numero di risposte
: 24
Si parla di eredità giacente nell’ipotesi in cui il chiamato all’eredità non abbia accettato e non sia nel possesso dei beni ereditari.
In questa eventualità, su istanza delle persone interessate o d’ufficio, viene nominato un curatore che ha il compito di gestire ed amministrare il patrimonio del defunto onde soddisfare anche eventuali creditori.
La nomina del curatore avviene per decreto del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione d’ufficio oppure su istanza di parte.
Una volta accettato l’incarico e prestato il giuramento, il curatore deve occuparsi dei seguenti adempimenti: effettuare la redazione dell’inventario; compiere gli atti urgenti e necessari; amministrare l’eredità sotto la vigilanza del tribunale; depositare il denaro che si ricava dall’eredità o dalla vendita dei beni del patrimonio del defunto; pagare eventuali debiti ereditari e legati su espressa autorizzazione del tribunale; eseguire la dichiarazione di successione.
Se l’eredità viene accettata, il curatore smette le sue funzioni senza che sia necessario un provvedimento del giudice.
Altre ipotesi si verificano quando vengono meno i beni ereditari oppure se l’eredità viene devoluta allo Stato.
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