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Come funziona il ricorso per la pensione?

Morgana Gatti
Morgana Gatti
2025-09-21 16:32:33
Numero di risposte : 17
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Il ricorso è un procedimento che permette di mettere in dubbio il verbale di invalidità ricevuto, proponendo un riesame del caso e delle condizioni sanitarie del richiedente di fronte a una nuova commissione medica nominata dal giudice. La prima forma di tutela che prendiamo in esame è quella giudiziaria. Si può fare ricorso giudiziario contro il giudizio sanitario della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità. Questo tipo di ricorso può essere avviato solo entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario. Il termine è perentorio: una volta decaduto sarà possibile solo presentare una nuova domanda amministrativa. In realtà, a causa del Covid-19 ci sono state delle novità: in base alla data di presentazione della domanda, il ricorso può essere avviato entro 9 mesi. Dal 1° gennaio 2012 la legge 111/2011 ha stabilito che in tutti i giudizi per l’invalidità civile, cecità e sordità, l’handicap e la disabilità è obbligatorio l’accertamento tecnico preventivo (ATP). Per poter avvalersi dell’accertamento tecnico preventivo, il cittadino che vuole impugnare il verbale sanitario deve farne richiesta prima di dare inizio al ricorso giudiziale. Un consulente tecnico d’ufficio (CTU), assistito da un medico legale dell’Inps, si occuperà dell’accertamento. Se non vi sono contestazioni e quindi vi è accordo fra le parti, il giudice predispone il decreto di omologazione dell’accertamento, che non è più impugnabile né modificabile. Si può procedere con un ricorso amministrativo solo contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici basati su requisiti non sanitari. Per avviare il ricorso amministrativo, il cittadino può presentare domanda comodamente da casa per via telematica, se ha il PIN per i “Ricorsi On Line” dell’INPS. In caso contrario, ci si può sempre rivolgere agli Enti di patronato e gli altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’Istituto. Nel caso in cui l’Inps abbia respinto a torto la tua domanda di riconoscimento per l’invalidità civile o ti abbia riconosciuto una percentuale di invalidità inferiore a quanto ti spetta, non perdere tempo. Come abbiamo visto insieme, fare ricorso è possibile. L’importante è agire in fretta, entro sei mesi dal ricevimento del verbale.
Vincenzo Fiore
Vincenzo Fiore
2025-09-21 16:08:48
Numero di risposte : 23
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Se ritieni che la tua pensione sia stata calcolata erroneamente e hai bisogno di un’ulteriore integrazione da parte dell’INPS, non preoccuparti, è un processo comune. Accesso al Sito Web INPS: Visita il sito web dell’INPS e accedi all’area riservata ai cittadini. Sarà necessario essere in possesso del tuo codice fiscale e del PIN dispositivo rilasciato dall’INPS; Compila i Moduli: Troverai i moduli necessari nella sezione “Ricorso Amministrativo Pensionistico”. Compila accuratamente tutti i moduli, assicurandoti di fornire tutte le informazioni richieste; Invio del Ricorso: Una volta compilati i moduli, puoi inviarli all’INPS tramite posta elettronica certificata (PEC) o tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno. Questo è il passo iniziale per richiedere una revisione del calcolo della tua pensione; Recapito presso Caf o Patronato: Se non ti senti a tuo agio con la procedura online, puoi recarti presso un ufficio territoriale dell’INPS, un Caf (Centro di Assistenza Fiscale) o un Patronato convenzionato. Lì, puoi conferire il mandato a un rappresentante, che inoltrerà il ricorso all’INPS per tuo conto. Il ricorso amministrativo pensionistico è disponibile per diverse categorie di lavoratori, tra cui: Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria); Gestioni speciali dei lavoratori autonomi (commercianti, artigiani, coltivatori diretti, coloni e mezzadri); Gestione Separata; Fondo speciale di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari; Fondo Ferrovie dello Stato; Fondo Quiescenza Poste; Cassa Trattamenti Pensionistici ai dipendenti dello Stato; Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali; Cassa Pensioni Ufficiali Giudiziari; Cassa Pensioni Insegnanti di asilo e scuole parificate; Cassa Pensioni Sanitari; Fondo di Previdenza ex INADEL; Fondo di Previdenza ex ENPAS; Assicurazione Sociale Vita. Una volta che il tuo ricorso è stato ricevuto dall’INPS, verrà registrato sui sistemi informatici dell’istituto. Successivamente, verrà esaminato e valutato dal Comitato. Il Comitato deciderà se accogliere la tua richiesta, in tutto o in parte, o se rigettarla. Riceverai una comunicazione scritta con l’esito del ricorso. La presentazione di un ricorso all’INPS è un passo importante per ottenere una revisione e garantire di ricevere un assegno pensionistico adeguato in base ai tuoi contributi. Ricorda che è essenziale seguire la procedura correttamente e fornire tutte le informazioni richieste per aumentare le possibilità di successo nel tuo ricorso.
Gino Romano
Gino Romano
2025-09-21 12:19:10
Numero di risposte : 20
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Il ricorso amministrativo può essere inviato esclusivamente attraverso una delle seguenti modalità telematiche: online sul sito www.inps.it e utilizzando il percorso “Tutti i servizi” > “Ricorsi Online” tramite Ente di patronato o altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’Istituto. Il ricorso deve essere presentato entro il termine di 90 giorni decorrente dalla data di ricezione del provvedimento che si intende impugnare. In ipotesi di ricorso avverso il silenzio-rigetto, i 90 giorni decorrono dal 121° giorno successivo a quello di presentazione della relativa domanda. Per i soli Comitati della Gestione Dipendenti Pubblici, il termine di presentazione è di 30 giorni decorrenti dalla data di ricezione del provvedimento, tranne per i provvedimenti di pensione per i quali il termine di 30 giorni decorre dalla data di primo pagamento della pensione. Se il termine coincide con un giorno festivo o non lavorativo, lo stesso è posposto al primo giorno lavorativo utile. Il ricorso amministrativo può essere inviato esclusivamente attraverso una delle seguenti modalità telematiche: online tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID almeno di Livello 2 o la Carta Nazionale dei Servizi – CNS sul sito www.inps.it e utilizzando il percorso “Tutti i servizi” > “Ricorsi Online” Nel caso di presentazione di un ricorso amministrativo effettuata direttamente da parte del cittadino, il ricorrente, dopo aver effettuato l’accesso alla procedura, dovrà compilare le schede della procedura secondo il percorso guidato allegare il ricorso amministrativo debitamente sottoscritto e digitalizzato tramite scanner, nonché, separatamente, eventuali altri allegati in formato digitale. Il ricorso sarà sempre visibile e modificabile fino all’attivazione della funzione di “Inoltro”. Successivamente a tale attivazione sarà possibile scaricare e/o stampare la ricevuta dell’avvenuta presentazione e, entro le 24 ore successive, la ricevuta con il numero di Protocollo Informatico Unificato del ricorso presentato. Sarà possibile, inoltre, tramite successivi accessi, consultare i ricorsi presentati e lo stato in cui si trovano in quel momento, nonché, una volta definiti, conoscerne gli esiti e stampare le delibere conseguenti. Nel caso di presentazione del ricorso amministrativo tramite patronati e intermediari, questi effettuato l’accesso alla procedura predisporranno i ricorsi compilando le schede previste e allegheranno in formato digitale la delega sottoscritta dal ricorrente e il documento di identità dello stesso, il ricorso, nonché, separatamente, eventuale ulteriore documentazione.