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Cosa sono i contratti normativi?

Liliana Villa
Liliana Villa
2025-04-27 14:39:30
Numero di risposte: 6
Nell'ambito dei contratti (eventualmente) plurilaterali, la dottrina ha da tempo evidenziato l'esistenza di accordi connotati da una funzione normativa, idonei cioè a determinare l'insorgenza di regole, di precetti ai quali le parti dovranno uniformarsi o sottostare nel compimento di una determinata futura attività. L'efficacia di questi accordi può essere interna, vale a dire esclusivamente tra gli stipulanti. E' anche possibile che essa riguardi i rapporti da instaurare tra gli stipulanti e terzi. Il punto definitorio fondamentale è, da un punto di vista generale, quello della speciale funzione di esso, quale contratto destinato a produrre non già un effetto immediato, bensì un'efficacia che si esplica in relazione a determinate future pattuizioni. Si tratta cioè di un atto negoziale destinato a disciplinare future ed eventuali contrattazioni, conformandone il contenuto.
Germano Riva
Germano Riva
2025-04-18 00:08:58
Numero di risposte: 3
Il contratto normativo è quell’atto con il quale le parti non dispongono direttamente dei loro interessi, ma fissano la disciplina vincolante per futuri contratti che saranno eventualmente stipulati o tra i soggetti stessi che hanno dato vita al contratto normativo, ovvero tra altri soggetti componenti di categorie, classi o gruppi, dei quali i partecipanti alla conclusione del contratto normativo abbiano avuto la rappresentanza. Da quanto detto si deduce che gli effetti essenziali del contratto normativo sono la preventiva determinazione della materia negoziale e la libertà assoluta delle parti di stipulare i futuri contratti, libertà che differenzia il contratto normativo da quello preliminare.
Elena Santoro
Elena Santoro
2025-04-13 19:04:16
Numero di risposte: 2
Per usi normativi si intendono le consuetudini relative al contratto, ovvero i comportamenti posti in essere dai consociati nella convinzione della loro obbligatorietà. Nel diritto privato il legislatore menziona spesso gli usi: per es., l’art. 1340 c.c. dispone che le clausole d’uso si intendono inserite nel contratto se non risulta che non sono state volute dalle parti; l’art. 1498, co. 2, prescrive che, nella vendita, il pagamento del prezzo deve avvenire al momento e nel luogo della consegna, in mancanza di apposita pattuizione e salvi gli usi diversi.
Demis Amato
Demis Amato
2025-04-01 01:13:12
Numero di risposte: 2
Il contratto normativo definisce clausole di futuri contratti che le parti potranno concludere in futuro o che anche solo una di esse concluderà con un terzo. A differenza di quanto avviene nel preliminare, il contratto normativo non impone la futura conclusione del contratto, ma si limita a fissarne il contenuto nell’ipotesi in cui si decida di stipularlo.
Simona Riva
Simona Riva
2025-03-31 22:23:09
Numero di risposte: 7
Un contratto normativo è comunemente definito l’accordo con il quale due o più parti predeterminano il contenuto di futuri contratti, restando libere di concluderli o meno. Esso può essere ricompreso, al pari dell’opzione e del contratto preliminare, nel più ampio fenomeno della formazione progressiva del contratto, sebbene differisca da queste ultime figure perché non obbliga le parti alla conclusione dei futuri accordi. Si suole distinguere i contratti normativi cosiddetti interni da quelli cosiddetti esterni. Nei contratti normativi interni le parti dei contratti futuri, detti anche particolari, sono le stesse che avevano concluso il contratto quadro; i contratti normativi esterni individuano invece le ipotesi nelle quali le parti si impegnano ad includere determinate clausole contrattando con terzi soggetti.