Che differenza c'è tra pensione di invalidità e assegno di invalidità?

Dino Sorrentino
2025-10-18 10:55:19
Numero di risposte
: 30
L'assegno di invalidità è una prestazione assistenziale che spetta ai lavoratori dipendenti o autonomi che siano stati colpiti da un evento morboso che ha determinato una riduzione della capacità lavorativa.
La pensione di invalidità (o inabilità) civile è riconosciuta agli invalidi civili con un'età compresa tra i 18 anni e i 67 anni nei cui confronti sia accertata una TOTALE inabilità lavorativa, ossia una invalidità pari al 100%.
L'assegno può essere richiesto da chi è in possesso dei seguenti requisiti: riconoscimento di una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%.
La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti: riconoscimento dell'inabilità totale e permanente (100%).
L'assegno mensile è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge.
La prestazione è erogabile in favore dei cittadini italiani residenti in Italia e a loro sono equiparati, purché sempre residenti in Italia, i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti.
Per avere diritto alla pensione di invalidità civile gli interessati devono rispettare determinati limiti reddituali.

Elisabetta Bianco
2025-10-18 09:58:51
Numero di risposte
: 26
L'assegno ordinario d'invalidità e la pensione d'invalidità civile sono due strumenti essenziali del sistema di protezione sociale italiano destinati a supportare persone con riduzione della capacità lavorativa, ma con finalità e modalità di accesso diverse.
L’AOI, è un trattamento di previdenza, la cui erogazione non è basata unicamente sullo stato di bisogno, ma anche su specifici requisiti assicurativi.
L’assegno di assistenza per invalidi civili parziali non necessita, invece, di alcun presupposto assicurativo per essere erogato, ma si fonda sulla riduzione della capacità lavorativa e su requisiti economici.

Ariel Santoro
2025-10-18 08:29:20
Numero di risposte
: 26
L'Assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata a domanda alle persone con una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
La misura si trasforma d'ufficio in pensione di vecchiaia, al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti.
Può richiedere l’Assegno chi, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, ha una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo.
L'importo della pensione, invece, viene calcolato in proporzione ai contributi accreditati nell’assicurazione italiana, secondo il criterio del pro-rata che si applica alle prestazioni in regime internazionale.
La differenza tra pensione di invalidità e assegno di invalidità non è chiaramente definita nel testo, ma si può evincere che l'Assegno di invalidità si trasforma in pensione di vecchiaia una volta raggiunta l'età pensionabile e in presenza dei requisiti.

Corrado D'angelo
2025-10-18 06:43:47
Numero di risposte
: 20
La pensione di inabilità è riconosciuta ai lavoratori per i quali viene accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere un lavoro ed è quindi incumulabile con redditi da esso derivanti.
L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione riconosciuta ai lavoratori la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
Per definizione quindi, non esclude la possibilità di continuare un’attività lavorativa ma prevede dei limiti reddituali da lavoro che, se vengono superati, comportano la riduzione dell’assegno.
I limiti reddituali derivanti da attività lavorativa e le percentuali di riduzione dell’assegno, che hanno come parametro di base l’importo del trattamento minimo delle pensioni, sono i seguenti.
Se il reddito da lavoro annuo supera 4 volte l’importo del trattamento minimo l’assegno viene ridotto del 25 %.
Se il reddito da lavoro annuo supera 5 volte l’importo del trattamento minimo l’assegno viene ridotto del 50 %.
Per coloro che hanno un reddito che rientra tra i due limiti sopra indicati, la riduzione viene determinata proporzionalmente.
L’INPS applica un’ulteriore riduzione se il titolare dell’assegno ha meno di 40 anni di contributi ed ha un reddito superiore al limite indicato.
Nel momento in cui il titolare dell’assegno ordinario di invalidità compie l’età anagrafica della pensione di vecchiaia, attualmente 67 anni, la prestazione si trasforma in pensione di vecchiaia e cessano tutte le riduzioni ed incumulabilità.
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