"A titolo particolare": cosa vuol dire?

Emidio Mazza
2025-07-18 12:48:42
Numero di risposte
: 12
La successione a titolo particolare si distingue tra successione a titolo universale e successione a titolo particolare. La successione a titolo universale ricorre quando un soggetto subentra nella totalità dei diritti del de cuius, mentre si parla di successione a titolo particolare quando oggetto del trasferimento sono rapporti specifici, detti legati.
La successione a titolo particolare è possibile solamente tramite il testamento, in quanto la successione legittima prevede solamente la devoluzione di universalità di beni, o quote dell’intero patrimonio.
Il legato nella successione può essere di quantità, di specie o di un credito.
Nel primo caso, è individuato solamente nel genere.
Nel secondo caso anche nella specie.
Nel legato di credito, l’erede è soltanto tenuto a consegnare al legatario i titoli del credito legato che si trovavano presso il testatore.
Per acquistare il legato non è necessaria l’accettazione, ferma restando la possibilità di rinunciarvi.

Elda Battaglia
2025-07-09 03:10:02
Numero di risposte
: 9
L'acquisto a titolo particolare significa l'acquisto di uno o più rapporti determinati sia a causa di morte che per atto tra vivi.
Acquisto di uno o più rapporti determinati sia a causa di morte che per atto tra vivi.

Danny Longo
2025-07-03 01:13:02
Numero di risposte
: 8
La successione a titolo particolare è la successione in uno o più diritti, specificatamente individuati dal testatore.
I legati obbligatori sono considerati una forma di successione a titolo particolare, ma non comportano la successione in un diritto facente parte del patrimonio del de cuius, bensì creano un diritto ex novo.
Il legatario è successore in uno o più diritti specificatamente individuati, a differenza dell'erede che è successore in tutti i rapporti facenti parte del patrimonio del de cuius.
Nel caso in cui il testatore disponga solamente di una serie di legati senza la nomina di un erede, l'art. 588 c.c. prevede che le disposizioni testamentarie siano considerate a titolo universale se comprendono l'universalità o una quota dei beni del testatore.
In tal caso, i legatari possono essere ritenuti eredi nella quota stabilita, a posteriori, tra il valore di quanto legato e l'intero patrimonio relitto, evitando così l'apertura della successione legittima.
Per quanto concerne la disciplina dei debiti, il legatario non risponde dei debiti ereditari, ma il testatore può obbligare il legatario a pagare debiti ereditari, non oltre il valore della cosa legata.
Infine, per il principio semel heres semper heres, l'istituzione ereditaria non può essere disposta ad tempus, a differenza del legato.

Isabel Battaglia
2025-06-24 16:13:12
Numero di risposte
: 14
Colui che subentra in uno o più rapporti determinati sia mortis causa che per atto tra vivi.
La situazione, in realtà, non è così complessa come può apparire e si ritiene che possa essere facilmente risolta, quanto meno dal punto di vista.
La situazione in cui attualmente ci si trova è quella della comunione ereditaria, anche se per quote diseguali, considerato che il figlio è titolare di una.
La soluzione più conveniente per il caso in esame è quella di far valere l’ usucapione ventennale avvalendosi, nel relativo giudizio, dell’istituto.
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