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Erede universale: Che significa davvero?

Isabel Moretti
Isabel Moretti
2025-06-25 11:24:03
Numero di risposte: 8
L’erede universale è il soggetto designato dal de cuius affinché erediti tutto il compendio ereditario da questo lasciato. L’erede universale può essere investito di tale qualifica per legge – solo nel momento in cui non ci sia il concorso di altri chiamati – ovvero per testamento, ossia nel caso in cui il testatore istituisca lo stesso quale erede universale a mezzo di testamento. In caso di successione ex lege il coniuge diventa erede universale nel caso in cui non ci siano figli, ascendenti, collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela. La soluzione più semplice è quella di procedere alla redazione di un testamento olografo e procedere al deposito formale presso un notaio.
Emanuela Sorrentino
Emanuela Sorrentino
2025-06-25 08:09:35
Numero di risposte: 5
L’erede universale è il soggetto che subentra senza concorrere con altri eredi nel patrimonio del defunto. Essere erede universale significa quindi subentrare integralmente in tutte le posizioni giuridiche, attive e passive, trasmissibili in via successoria appartenute al defunto. In altri termini, vuol dire acquisire in via esclusiva tutto il patrimonio ereditario, ivi compresi gli eventuali debiti trasmissibili iure hereditatis. L’erede universale è colui che subentra nell’intero patrimonio ereditario. Al momento della nomina dell’erede universale o in caso di nomina di più eredi, il testatore deve tenere in considerazione anche le quote di legittima. Secondo quanto disposto dall’art. 588 c.c., le disposizioni testamentarie sono a titolo universale anche quando comprendono una quota dei beni del defunto. Questo serve a specificare il fatto che anche l’erede istituito in una quota (ad esempio 1/2) subentra sia nei crediti sia nei debiti del testatore. Per acquisire la status di erede universale non è sufficiente la designazione all’interno di un testamento ma è necessario che il soggetto chiamato accetti, espressamente o tacitamente, l’eredità. Pertanto, la qualità di erede, a differenza di quanto previsto in tema di legati, non si acquista automaticamente all’apertura della successione, ma richiede un atto di accettazione, espresso o tacito che sia.