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Che cos'è la rappresentazione?

Artemide De luca
Artemide De luca
2025-06-29 07:08:26
Numero di risposte : 6
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Ebbene, qualora il primo chiamato all'eredità non possa o non voglia accettare l'eredità e non vi sia un testamento nel quale il de cuius abbia disposto una “sostituzione”, il chiamato “ulteriore” può essere individuato mediante le regole della cosiddetta “rappresentazione”, se ricorrano le seguenti condizioni: a) il “primo” chiamato deve essere un soggetto che abbia discendenti legittimi o naturali; b) il “primo” chiamato deve essere figlio legittimo, legittimato, adottivo o naturale del defunto oppure fratello o sorella del defunto stesso. Se dunque ricorrono tali presupposti, i discendenti del “primo” chiamato subentrano nel luogo e nel grado del loro ascendente che non voglia o non possa accettare l'eredità lasciata dal de cuius. Va altresì precisato che all'interno di ciascuna stirpe che dal defunto promana, la rappresentazione ha luogo all'infinito, e cioè che per l'operare della rappresentazione non c'è limite di grado di parentela tra de cuius e discendente; nemmeno importa che all'interno di ciascuna stirpe coloro che succedono per rappresentazione siano tra loro di grado diverso rispetto al de cuius.
Oretta Pellegrini
Oretta Pellegrini
2025-06-22 15:04:23
Numero di risposte : 7
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così rappresentato. Processo mediante il quale un contenuto di percezioni, di immaginazioni, di concetti, si presenta alla coscienza, e lo stesso contenuto rappresentativo. Il termine è largamente usato non soltanto per indicare, per es., il passaggio da un oggetto spaziale a una sua immagine grafica sul piano o su altra superficie. La r. analitica di una curva, di una superficie ecc. è un’equazione o un insieme di equazioni che esprimono i legami tra le coordinate di un punto della curva o della superficie. In psicologia si indica con r. il rinnovarsi dell’esperienza percettiva in assenza dello stimolo sensoriale. Freud con il termine r. indica un’attività psichica cui viene contrapposto l’affetto.
Rosalba Ferrari
Rosalba Ferrari
2025-06-09 23:14:00
Numero di risposte : 1
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi varî, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così rappresentato. In senso generico, è riferito soprattutto a opere pittoriche, grafiche e scultorie. La colomba è spesso la rappresentazione della pace. Nel disegno tecnico e in cartografia, riproduzione grafica, realizzata in scala ridotta e con segni convenzionali e simbolici varî, di oggetti, regioni e zone geografiche, entità varie, o di loro elementi particolari. In matematica: rappresentazione grafica, visualizzazione mediante disegno di una funzione in una o più variabili, rispecchiante l’andamento di un fenomeno, e il grafico stesso. In fisica, e in particolare in meccanica quantistica, l’insieme degli stati di base con cui si possono costruire tutti gli altri stati, relativi al sistema in esame. In filosofia, il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizî e concetti, si presenta alla coscienza, e il contenuto stesso. In psicologia, ciò che la mente presenta a sé stessa in sostituzione di qualcosa percepito in precedenza, e che costituisce il risultato di un processo percettivo e cognitivo caratterizzato da una relazione più o meno diretta o elaborata con lo stimolo percepito. Rappresentazione simbolica, quella in cui l’oggetto percepito viene sostituito da uno diverso, ma strutturalmente o funzionalmente simile, che ne diventa quindi simbolo.