:

Come si calcola l'indennità risarcitoria per il licenziamento?

Audenico Fiore
Audenico Fiore
2025-09-09 14:46:06
Numero di risposte : 23
0
L’indennità risarcitoria dovuta al lavoratore illegittimamente licenziato deve essere determinata sulla base dell’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello della effettiva reintegra. Dall’ammontare dell’indennità va dedotto quanto percepito dal lavoratore, nel periodo di estromissione, a titolo di aliunde perceptum o percipiendum, e, in ogni caso, entro la misura massima corrispondente a dodici mensilità della retribuzione globale di fatto. La Corte di Cassazione ha richiamato il principio espresso in precedenti giurisprudenziali secondo cui l’aliunde perceptum e percipiendum comportano la corrispondente riduzione del risarcimento del danno subito dal lavoratore per il licenziamento e definito dall’art. 18, comma 4, dello Statuto dei Lavoratori. Riduzione che va commisurata alle retribuzioni percepite o percepibili nel periodo intercorrente tra il licenziamento e l’effettiva reintegra. Le somme aliunde percepite o percepibili dal lavoratore nel periodo di estromissione vanno sottratte, con un semplice calcolo aritmetico, dall’ammontare complessivo del danno sofferto per effetto del recesso.
Simona Romano
Simona Romano
2025-09-09 13:17:26
Numero di risposte : 27
0
L'indennità risarcitoria per licenziamento illegittimo va commisurata, non più in base ad una media delle retribuzioni percepite prima dell'illegittima estromissione, ma in base alla retribuzione che il lavoratore avrebbe percepito, se avesse effettivamente lavorato. L'indennità risarcitoria va commisurata, non più in base ad una media delle retribuzioni percepite prima della illegittima estromissione, ma in base alla retribuzione che il prestatore avrebbe percepito se avesse effettivamente lavorato. Per retribuzione globale di fatto deve intendersi la retribuzione che il lavoratore avrebbe percepito se avesse lavorato, "dovendosi ricomprendere nel suo complesso anche ogni compenso avente carattere continuativo che si ricolleghi a particolari modalità di prestazione in atto al momento del licenziamento, in quanto, ove si provvedesse in senso contrario, si addosserebbero al lavoratore conseguenze negative derivanti da un comportamento illegittimo tenuto dal datore di lavoro". La funzione dell'indennità ex art. 18 è quella di ripristinare lo status quo ante al licenziamento illegittimo ed è proprio in ragione di ciò che la sua commisurazione deve essere calcolata in base alla retribuzione che il lavoratore avrebbe concretamente percepito ove non fosse stato illegittimamente estromesso dall'azienda.