Chi prende già la pensione può prendere anche la pensione di invalidità?

Sarita Mariani
2025-09-12 08:59:28
Numero di risposte
: 11
La pensione di invalidità decorre dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, salvo diverso accertamento medico.
La prestazione è compatibile con l’attività lavorativa.
Al raggiungimento dei requisiti richiesti, la pensione di invalidità può essere trasformata in pensione di vecchiaia.
Si ricorda che gli agenti già titolari di una pensione di invalidità civile parziale erogata dall’Inps non hanno diritto alla pensione di invalidità Enasarco (il beneficiario potrà optare per il trattamento economico più favorevole).

Nicoletta Leone
2025-09-12 08:19:55
Numero di risposte
: 17
Coloro che sono impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa ed hanno accumulato almeno 5 anni di versamenti contributivi (di cui 3 anni nel quinquennio precedente la domanda di invalidità) possono richiedere la pensione di invalidità I.N.P.S..
Il relativo certificato va allegato al modulo della domanda di visita medico - legale della A.S.L. di residenza (da eseguirsi entro tre mesi) insieme allattestazione dello stato di detenzione.
Nel caso mancassero pochi anni è possibile unintegrazione con versamenti volontari.
Si può anche valutare un eventuale ricorso, da istruire entro 60 giorni dalla data della risposta attraverso un Patronato.
Se entro 180 giorni non si è avuta risposta, è possibile procedere con una causa legale.

Anastasio Rossi
2025-09-12 07:54:33
Numero di risposte
: 7
La pensione di invalidità è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa.
Al compimento del sessantasettesimo anno di età, la pensione viene trasformata in assegno sociale.
L’INCREMENTO DELLA PENSIONE DI INVALIDITÀ CIVILE
In forza di una sentenza della Corte Costituzionale (152/2020) e di un successivo provvedimento (decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, articolo 15) hanno diritto all’incremento previsto dall’articolo 38, comma 4, della legge 448/2001 anche invalidi civili totali o sordi o ciechi civili assoluti titolari di pensione o che siano titolari di pensione di inabilità previdenziale (legge 222/1984) dai 18 ai 60 anni.
Se una persona percepisce oltre alla pensione di invalidità civile una pensione di reversibilità, non avrà diritto all’incremento.
Se una persona percepisce solo l’assegno di assistenza (invalidi parziali), non avrà diritto all’incremento.
Se una persona percepisce oltre alla pensione di invalidità civile un assegno di cura dalla regione, non avrà diritto all’incremento se la somma fra assegno di cura e pensione di invalidità supera il limite di 9.555,65 euro .
Ad esempio: se una persona percepisce oltre alla pensione di invalidità civile altri introiti minimi (supponiamo 2.000 euro l’anno) questi si sommano alla pensione di invalidità e percepirà solo una parte dell’incremento.
Se una persona percepisce oltre alla pensione di invalidità civile un assegno di cura dalla regione, non avrà diritto all’incremento se la somma fra assegno di cura e pensione di invalidità supera il limite di 9.555,65 euro .

Lina Monti
2025-09-12 06:59:18
Numero di risposte
: 27
Chi prende già la pensione può prendere anche la pensione di invalidità?
Nel momento in cui il titolare dell’assegno ordinario di invalidità compie l’età anagrafica della pensione di vecchiaia, attualmente 67 anni, la prestazione si trasforma in pensione di vecchiaia e cessano tutte le riduzioni ed incumulabilità.
La pensione di inabilità è riconosciuta ai lavoratori per i quali viene accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere un lavoro ed è quindi incumulabile con redditi da esso derivanti.
Pertanto viene concessa a condizione che ci sia stata e permanga in futuro: la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa.
L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione riconosciuta ai lavoratori la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
Per definizione quindi, non esclude la possibilità di continuare un’attività lavorativa ma prevede dei limiti reddituali da lavoro che, se vengono superati, comportano la riduzione dell’assegno.
I trattamenti pensionistici di inabilità e invalidità maturati con i contributi previdenziali hanno regole ben precise in merito alla possibilità di cumulare la pensione con i redditi da lavoro.

Marvin Esposito
2025-09-12 06:42:55
Numero di risposte
: 15
Non c’è un limite di età per il riconoscimento dell’invalidità civile.
In relazione alla gravità della patologia accertata, la Commissione medica attribuisce una percentuale di invalidità.
In base a questa percentuale, si ha diritto a determinati benefici, anche economici.
Ad esempio, pensiamo proprio all’assegno di invalidità civile che è attribuito agli invalidi civili che hanno tra i 18 e i 67 anni di età e ai quali sia stata riconosciuta un’invalidità compresa tra il 74% e il 99%.
Ancora, pensiamo alla pensione di invalidità civile.
Questa prestazione economica viene riconosciuta a coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, a cui è stata accertata un’invalidità totale.
Dopo il compimento dell’età pensionabile, l’assegno di invalidità civile e la pensione di invalidità civile si trasformano in “assegno sociale sostitutivo”.
Peraltro, come stabilito dalla legge, si tratta di una conversione automatica.
L’unico beneficio economico, che può ottenere un invalido dopo i 67 anni, è soltanto l’indennità di accompagnamento.
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