:

Chi prende l'invalidità può prendere anche la pensione sociale?

Antonietta Gentile
Antonietta Gentile
2025-09-25 04:03:44
Numero di risposte : 11
0
L’assegno di invalidità civile è legato all’assegno sociale, infatti al compimento dei 65 anni di età (67 anni dal 2019), i sussidi assistenziali erogati per gli invalidi civili (totali e parziali) sono trasformati in assegno sociale. A stabilirlo è l’art. 19 della legge 118/71 che definisce tale trasformazione come automatica: l’assegno mensile e pensione di inabilità diventano assegno sociale per tutti i soggetti che erano titolari precedentemente della provvidenza economica assistenziale. Chiarito che, uno dei requisiti per il conseguimento dell’assegno sociale sostitutivo è che il soggetto risulti titolare di una prestazione di invalidità civile (es. assegno mensile o pensione di inabilità civile) all’età di 65 anni, (67 anni nel 2019), che la trasformazione opera d’ufficio da parte dell’Inps, senza che l’invalido debba produrre alcuna domanda, cosa accade se l’invalido fa domanda per la concessione dell’invalidità civile pochi giorni prima del raggiungimento dell’età limite sopra prevista? In questo caso, anche se l’interessato soddisfa tutti i requisiti per la concessione dell’invalidità civile, si pone il problema se gli possa essere riconosciuto il diritto all’assegno sociale sostitutivo, in quanto la decorrenza del trattamento è differita dalla legge al primo giorno del mese successivo alla domanda amministrativa.
Diamante Ferrara
Diamante Ferrara
2025-09-12 07:28:06
Numero di risposte : 23
0
Al compimento del 67° anno del titolare della prestazione, l’assegno mensile di assistenza e la pensione di invalidità per gli invalidi civili, così come la pensione non reversibile per i sordi, sono sostituiti dall’assegno sociale. Gli invalidi civili e i sordi, che hanno compiuto i 65 anni di età entro il 31 dicembre 1995 (cioè i nati entro il 1930), continuano a percepire, come sostitutiva della precedente prestazione, la pensione sociale. L’assegno sociale sostitutivo continuerà ad essere erogato alle suddette condizioni anche nel caso in cui, in sede di visita medica di verifica, non venisse confermato il requisito sanitario che aveva dato luogo alla prestazione originaria. In caso di pluriminorazioni, gli assegni sociali sostitutivi della pensione/assegno di invalidità civile e della pensione non reversibile per sordità, nonché la pensione non reversibile dei ciechi, sono tra loro cumulabili. Per beneficiare dei suddetti miglioramenti, anche gli invalidi civili e i sordi devono essere in possesso dei requisiti reddituali personali e coniugali previsti per la generalità degli ultrasessantasettenni.
Diamante Milani
Diamante Milani
2025-09-12 07:24:45
Numero di risposte : 21
0
L'assegno sociale è una prestazione economica rivolta a persone in condizioni economiche disagiate con redditi al di sotto delle soglie previste annualmente dalla legge. Un importante cambiamento riguarda la transizione dalle pensioni previste dalla Legge 104 all’assegno sociale. Al compimento del 67° anno di età, infatti, cessa l’erogazione di tutte le prestazioni pregresse in favore dell’assegno sociale. L’assegno sociale è destinato agli invalidi civili titolari di assegno mensile, ai titolari di pensione di invalidità totale e ai non udenti titolari di pensione non reversibile. Questi soggetti acquisiscono automaticamente il diritto all'assegno sociale erogato dall'INPS. Tuttavia, la pensione per ciechi assoluti e la pensione per ciechi parziali non si tramutano in assegno sociale e continuano ad essere erogate anche dopo il 67° anno di età. Per accedere all'assegno sociale, i beneficiari devono soddisfare alcuni requisiti, tra cui età, stato di bisogno economico, cittadinanza e residenza. Sono inclusi i redditi assoggettati all'IRPEF, redditi esenti da imposta, redditi soggetti a ritenuta alla fonte, redditi di terreni e fabbricati, pensioni di guerra, rendite vitalizie erogate dall’INAIL, pensioni dirette erogate da Stati esteri, pensioni e assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi.