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Chi prende la pensione può prendere anche la pensione di invalidità?

Bibiana Ferraro
Bibiana Ferraro
2025-11-23 10:41:09
Numero di risposte : 31
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In relazione alla gravità della patologia accertata, la Commissione medica attribuisce una percentuale di invalidità. In base a questa percentuale, si ha diritto a determinati benefici, anche economici. Ad esempio, pensiamo proprio all’assegno di invalidità civile che è attribuito agli invalidi civili che hanno tra i 18 e i 67 anni di età e ai quali sia stata riconosciuta un’invalidità compresa tra il 74% e il 99%. Ancora, pensiamo alla pensione di invalidità civile. Questa prestazione economica viene riconosciuta a coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, a cui è stata accertata un’invalidità totale. Tuttavia, cosa succede quando l’invalido civile, che percepisce l’assegno o la pensione di invalidità civile, compie i 67 anni? Dopo il compimento dell’età pensionabile, l’assegno di invalidità civile e la pensione di invalidità civile si trasformano in “assegno sociale sostitutivo”. L’unico beneficio economico, che può ottenere un invalido dopo i 67 anni, è soltanto l’indennità di accompagnarmento.
Elena Gatti
Elena Gatti
2025-11-21 13:56:50
Numero di risposte : 24
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La pensione di invalidità è compatibile con l’indennità di accompagnamento riconosciuta agli invalidi civili non deambulanti o non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita. È incompatibile con altre provvidenze concesse a seguito della stessa menomazione per causa di guerra, servizio lavoro. Al compimento del sessantasettesimo anno di età, la pensione viene trasformata in assegno sociale. In forza di una sentenza della Corte Costituzionale (152/2020) e di un successivo provvedimento (decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, articolo 15) hanno diritto all’incremento previsto dall’articolo 38, comma 4, della legge 448/2001 anche invalidi civili totali o sordi o ciechi civili assoluti titolari di pensione o che siano titolari di pensione di inabilità previdenziale (legge 222/1984) dai 18 ai 60 anni. Chi ha più di 60 anni ne aveva già diritto in precedenza. Ad esempio: se una persona percepisce oltre alla pensione di invalidità civile una pensione di reversibilità, non avrà diritto all’incremento. Ad esempio: se una persona che percepisce la pensione di invalidità civile e non supera la soglia di 9.555,65 euro , ma i suoi introiti sommati a quelli del coniuge sono superiori a 16.502,98 euro euro, non avrà diritto all’incremento.
Gabriella Verdi
Gabriella Verdi
2025-11-16 02:16:11
Numero di risposte : 23
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L'assegno mensile di assistenza e la pensione di invalidità per gli invalidi civili, così come la pensione non reversibile per i sordi, sono sostituiti dall’assegno sociale al compimento del 67° anno del titolare della prestazione. Gli invalidi civili e i sordi, che hanno compiuto i 65 anni di età entro il 31 dicembre 1995 continuano a percepire, come sostitutiva della precedente prestazione, la pensione sociale. L’assegno sociale sostitutivo continuerà ad essere erogato alle suddette condizioni anche nel caso in cui, in sede di visita medica di verifica, non venisse confermato il requisito sanitario che aveva dato luogo alla prestazione originaria. In caso di pluriminorazioni, gli assegni sociali sostitutivi della pensione/assegno di invalidità civile e della pensione non reversibile per sordità, nonché la pensione non reversibile dei ciechi, sono tra loro cumulabili.
Assunta Lombardi
Assunta Lombardi
2025-11-02 01:26:38
Numero di risposte : 24
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I lavoratori dipendenti del settore privato riconosciuti invalidi in misura non inferiore all’80% possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con un requisito di età inferiore rispetto a quello previsto per la generalità dei lavoratori. La pensione di vecchiaia anticipata può essere richiesta dai soli lavoratori dipendenti se riconosciuti invalidi dall’INPS, in misura non inferiore all’80%. Per poter richiedere la pensione di vecchiaia anticipata, i lavoratori dipendenti devono essere in possesso del requisito sanitario, riconosciuto dall’INPS, pari ad una invalidità non inferiore all’80%. I titolari di Assegno ordinario di invalidità possono richiedere la trasformazione dell’assegno in pensione di vecchiaia inviando, a corredo della domanda di pensione, anche la relativa documentazione che attesta il riconoscimento da parte dell’INPS dello stato invalidante. Se la commissione medica INPS ritiene che lo stato di invalidità non inferiore all’80% risulta sussistere da data precedente il compimento dell’età anagrafica richiesta, la finestra dovrà essere considerata a far data dal perfezionamento del requisito anagrafico.
Annalisa Grasso
Annalisa Grasso
2025-11-02 01:24:05
Numero di risposte : 22
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La pensione di invalidità civile Accertata l’invalidità, è possibile richiedere la pensione che è di circa 200 €, per 13 mesi l’anno, sempre che non si superi un reddito annuo che si aggira attorno ai 3.500 €, nel caso di invalidità parziale, o di circa 12.000 € per l’invalidità totale. La pensione di invalidità I.N.P.S. riguarda coloro che sono impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa ed hanno accumulato almeno 5 anni di versamenti contributivi. L’ammontare, in questo caso, è calcolato sul totale dei contributi versati. Se viene accertata un’invalidità permanente, viene allora detta "Pensione di Inabilità". In entrambi i casi, se il punteggio risulta di poco sotto le percentuali sopra riportate, è possibile valutare un eventuale ricorso. La pensione di anzianità si ottiene con 35 anni di contribuzione. Per la pensione di vecchiaia sono sufficienti 19 anni di contribuzione per ottenere il "Trattamento Minimo" raggiunta l’età di 64.
Marino Giuliani
Marino Giuliani
2025-11-02 01:09:26
Numero di risposte : 23
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Si trasforma d'ufficio in pensione di vecchiaia, al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti. L’Assegno ha validità triennale ma può essere rinnovato su richiesta dell’interessato. Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa. Il diritto alla prestazione può essere perfezionato anche con contribuzione estera maturata in Paesi dell’Unione europea o in Paesi extracomunitari convenzionati con l’Italia. In tal caso, l’accertamento del diritto a pensione può essere effettuato con la totalizzazione internazionale dei periodi assicurativi italiani ed esteri. L’importo della pensione, invece, viene calcolato in proporzione ai contributi accreditati nell’assicurazione italiana, secondo il criterio del pro-rata che si applica alle prestazioni in regime internazionale. Il beneficiario può chiedere il rinnovo: sei mesi prima la data di scadenza senza soluzione di continuità nel pagamento; entro 120 giorni dalla data di scadenza.
Guendalina Barone
Guendalina Barone
2025-11-02 00:50:56
Numero di risposte : 27
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La pensione di invalidità è compatibile con l’attività lavorativa. Al raggiungimento dei requisiti richiesti, la pensione di invalidità può essere trasformata in pensione di vecchiaia. Si ricorda che gli agenti già titolari di una pensione di invalidità civile parziale erogata dall’Inps non hanno diritto alla pensione di invalidità Enasarco. Il beneficiario potrà optare per il trattamento economico più favorevole. La prestazione è compatibile con l’attività lavorativa. La pensione di invalidità decorre dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, salvo diverso accertamento medico.