Perché è importante l'articolo 32?
Gabriele Montanari
2025-09-20 17:03:13
Numero di risposte
: 22
L’art. 32 definisce espressamente la salute come un diritto fondamentale dell’individuo, che deve essere garantito a tutti.
Ciascun cittadino ha il diritto a essere curato e ogni malato deve essere considerato un legittimo utente di un pubblico servizio, cui ha pieno e incondizionato diritto.
La Corte costituzionale ha sottolineato che la salute non deve essere intesa come semplice assenza di malattia, ma come stato di completo benessere fisico e psichico.
A partire dagli anni Settanta del Novecento, inoltre, la giurisprudenza ha iniziato a considerare il diritto a un ambiente salubre come premessa necessaria per rendere effettivo il diritto alla salute.
Quando l’art. 32 dice “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, intendeva in origine proteggere il cittadino da trattamenti sanitari obbligatori e arbitrari.
Man mano che nella società è andato diffondendosi il principio secondo cui un malato terminale ha il diritto di decidere del proprio destino, l’art. 32 è stato invocato per legittimare l’eutanasia, ossia la morte indotta al malato o la sospensione delle cure per sua volontà.
In Italia l’eutanasia non è legale, mentre tra molte difficoltà è stato introdotto il “testamento biologico”, con il quale il testatore stabilisce le sue volontà in materia di donazione di organi, cremazione, terapia del dolore, nutrizione artificiale e accanimento terapeutico.
In questo modo, in un momento in cui è ancora in grado di decidere, il testatore esprime le sue volontà, cosa che in seguito, per esempio a causa di uno stato di coma, potrebbe non essere più capace di fare.
Non è detto tuttavia che le sue volontà siano rispettate, perché devono comunque essere in accordo con la legge.
Manfredi Rizzo
2025-09-13 09:21:05
Numero di risposte
: 18
L'art. 32 definisce espressamente la salute come un diritto fondamentale dell’individuo, che deve essere garantito a tutti.
La salute viene definita dal Costituente come diritto fondamentale, aggettivo, questo, utilizzato solo ed esclusivamente relativamente alla salute.
Che la salute venga definita come un diritto fondamentale dell’individuo lo abbiamo accennato e riguarda il primo periodo dell’articolo 32, ma non è l’unica qualificazione perché il Costituente si è premurato di definirlo anche in altro modo, cioè quale interesse della collettività.
Quindi, la salute è sia un diritto fondamentale dell’individuo, quanto interesse della collettività.
Con questo il Costituente ha voluto intendere che, là dove si presenti come necessario, un individuo può essere sottoposto a delle cure obbligatorie e questo da una parte per tutelare proprio il singolo individuo, ma anche la stessa collettività, quando si ritiene necessario preservare la salute di tutta la società.
La Corte costituzionale ha sottolineato che la salute non deve essere intesa come “semplice assenza di malattia, ma come stato di completo benessere fisico e psichico”.
A partire dagli anni Settanta del Novecento, inoltre, la giurisprudenza ha iniziato a considerare il diritto a un ambiente salubre come premessa necessaria per rendere effettivo il diritto alla salute.
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