:

Giudice decide secondo equità: quando accade?

Grazia Amato
Grazia Amato
2025-03-31 03:05:40
Numero di risposte: 4
Nel processo civile, la regola generale che impone al giudice di applicare le norme di diritto sostanziale al fine di definire la causa, può essere derogata nei casi previsti dalla legge, in modo tale da consentire la decisione secondo equità. Il criterio equitativo di giudizio consente al giudice di modellare il contenuto della decisione tenendo conto di talune peculiarità del caso concreto, che la decisione secondo diritto non avrebbe potuto salvaguardare adeguatamente. Viene anzitutto in rilievo la norma che impone il giudizio di equità al giudice di pace per le controversie di esiguo valore economico e sempre che non si tratti di controversie seriali. Inoltre, sia in primo grado sia in fase di appello, la decisione di equità deve essere adottata in materia di diritti disponibili qualora vi sia concorde richiesta delle parti.
Odone Grassi
Odone Grassi
2025-03-31 03:03:12
Numero di risposte: 5
Il giudice, nel decidere una controversia, fa ricorso a criteri di convenienza e di comparazione degli interessi delle parti, prescindendo dall'applicazione di una norma giuridica. Il giudice decide secondo equità quando la causa riguarda diritti disponibili delle parti e queste gliene fanno concorde richiesta, oppure, il giudice di pace decide secondo equità le cause il cui valore non supera i 1.100 euro, salvo le controversie derivanti dai contratti conclusi ai sensi dell'art. 1342 c.c.
Aaron Gatti
Aaron Gatti
2025-03-31 02:55:32
Numero di risposte: 6
Nel pronunciare sulla causa il giudice deve seguire le norme del diritto, salvo che la legge gli attribuisca il potere di decidere secondo equita'. Il giudice di pace decide secondo equita' le cause il cui valore non eccede ((duemilacinquecento)) euro, salvo quelle derivanti da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalita' di cui all'articolo 1342 del codice civile. La Corte Costituzionale ha dichiarato "l'illegittimita' costituzionale dell'art. 113, secondo comma, del codice di procedura civile, nella parte in cui non prevede che il giudice di pace debba osservare i principi informatori della materia".
Lucrezia Farina
Lucrezia Farina
2025-03-30 23:38:16
Numero di risposte: 3
La decisione secondo equità ai sensi dell'art. 114 c.p.c. viene adottata a prescindere dallo stretto diritto e presuppone l'istanza delle parti. La richiesta di giudizio secondo equità, ex art. 114 c.p.c., risolvendosi in un atto di disposizione del diritto controverso, non può essere formulata da difensore privo di mandato speciale. La sentenza pronunciata secondo equità contiene necessariamente riferimenti espliciti o impliciti alla qualificazione giuridica dei fatti ed alla valutazione giuridica delle loro conseguenze.
Marieva Barbieri
Marieva Barbieri
2025-03-30 22:53:43
Numero di risposte: 5
Il giudice, sia in primo grado che in appello, decide il merito della causa secondo equità quando esso riguarda diritti disponibili delle parti e queste gliene fanno concorde richiesta. La norma in esame consente al giudice di decidere la causa secondo equità ove verta su diritti disponibili e vi sia una richiesta concorde delle parti. Il giudizio d'equità su istanza di parte è stata un'innovazione del codice del 1942, rispetto a quello del 1985.