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Come influisce l'invalidità sulla pensione?

Audenico Fiore
Audenico Fiore
2025-10-18 23:58:53
Numero di risposte : 23
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La pensione di invalidità civile è riconosciuta agli invalidi civili con un’età compresa tra i 18 anni e i 67 anni nei cui confronti sia accertata una totale inabilità lavorativa, ossia una invalidità pari al 100%. La prestazione è erogabile in favore dei cittadini italiani residenti in Italia. Il beneficio può essere richiesto da soggetti che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 67 anni. Per avere diritto alla pensione di invalidità civile gli interessati devono rispettare determinati limiti reddituali. Per l’anno 2024 il limite di reddito annuo da rispettare è pari a 19.461,12 €. La pensione di invalidità civile non è incompatibile con le altre prestazioni a carattere previdenziale erogate da forme di previdenza obbligatoria. La prestazione è compatibile con l’indennità di accompagnamento ed è compatibile anche con lo svolgimento di attività lavorativa. La pensione si trasforma automaticamente in assegno sociale al compimento di un’età pari a 67 anni.
Nicoletta Bianchi
Nicoletta Bianchi
2025-10-12 16:21:33
Numero di risposte : 28
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Un importante cambiamento riguarda la transizione dalle pensioni previste dalla Legge 104 all’assegno sociale. Al compimento del 67° anno di età, infatti, cessa l’erogazione di tutte le prestazioni pregresse in favore dell’assegno sociale. L’assegno sociale è destinato agli invalidi civili titolari di assegno mensile, ai titolari di pensione di invalidità totale e ai non udenti titolari di pensione non reversibile. Sono inclusi i redditi assoggettati all'IRPEF, redditi esenti da imposta, redditi soggetti a ritenuta alla fonte, redditi di terreni e fabbricati, pensioni di guerra, rendite vitalizie erogate dall’INAIL, pensioni dirette erogate da Stati esteri, pensioni e assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi, e altri redditi specificati dall’INPS. La pensione per ciechi assoluti e la pensione per ciechi parziali non si tramutano in assegno sociale e continuano ad essere erogate anche dopo il 67° anno di età.
Leonardo De Santis
Leonardo De Santis
2025-10-03 00:34:36
Numero di risposte : 28
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La pensione di invalidità è un trattamento assistenziale erogato dall’INPS per 13 mensilità. Al compimento dell’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia, la prestazione si trasforma in assegno sociale sostitutivo. Per poter accedere alla pensione di invalidità è necessario rispettare un determinato requisito reddituale. Al di sotto di una determinata fascia reddituale si ha inoltre diritto alla maggiorazione sulla pensione di invalidità. Grazie a una sentenza della Corte Costituzionale, a decorrere dal 20 luglio 2020, agli invalidi civili totali, ai ciechi assoluti e ai sordi titolari di pensione di invalidità è stato riconosciuto il diritto alla maggiorazione a partire dal compimento del 18esimo anno d’età. Non concorrono al calcolo reddituale: i redditi da casa di abitazione, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento, l’importo aggiuntivo, la somma aggiuntiva i trattamenti di famiglia, l’indennizzo per complicanze irreversibili a causa di vaccinazioni, trasfusioni e somministrazioni emoderivanti.
Noah Caputo
Noah Caputo
2025-09-24 07:12:24
Numero di risposte : 16
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L’assegno ordinario d’invalidità è una prestazione, riconosciuta dall’Inps, che spetta a chi possiede una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3. La prestazione è calcolata come la futura pensione ed è integrabile al minimo, ma si riduce in presenza di ulteriori redditi. L’assegno ordinario d’invalidità può essere cumulato con i redditi da lavoro, ma con dei limiti: se il titolare continua a lavorare e supera una determinata soglia di reddito, difatti, l’assegno viene ridotto. Se il reddito supera 4 volte il trattamento minimo annuo l’assegno d’invalidità si riduce del 25%: in pratica, se il reddito supera 26.385,84 euro annui l’assegno d’invalidità è ridotto di ¼. Se il reddito supera 5 volte il trattamento minimo annuo l’assegno d’invalidità si riduce del 50%: in pratica, se il reddito supera 32.982,30 euro annui l’assegno d’invalidità viene dimezzato.
Elsa Rossi
Elsa Rossi
2025-09-16 22:42:58
Numero di risposte : 24
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Il beneficio consiste in una maggiorazione del periodo di servizio svolto. Si tratta di una ‘maturazione anticipata’ del diritto e non prevede un aggravio al lavoratore. Per le persone che a fine ’95 avevano maturato 18 anni di contribuzione è in vigore il sistema retributivo e quindi l’accredito figurativo influisce anche sulla misura della pensione. Per le persone che a fine ’95 non avevano maturato 18 anni di contribuzione è in vigore il sistema misto e quindi l’accredito figurativo influisce anche sulla misura della pensione ma solo nella misura della quota di pensione liquidata con il sistema retributivo. Per le persone che a fine ’95 non avevano ancora iniziato a lavorare si applica il sistema contribuivo e l’accredito figurativo non influisce sulla misura della pensione.