Quanti anni di contributi servono per andare in pensione?
Lina Russo
2025-11-19 05:36:41
Numero di risposte
: 19
I requisiti per il pensionamento nel 2025 non subiscono grandi cambiamenti.
Anche quest'anno la generalità dei lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti alle forme di previdenza pubbliche obbligatorie in possesso di anzianità al 31 dicembre 1995 potranno incrociare le braccia al raggiungimento di 67 anni unitamente a 20 anni di contributi.
La legge n. 207/2024 proroga di un anno la cd. «pensione anticipata flessibile» che maturano entro 62 anni e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025.
E' prorogata sino al 31.12.2025 anche la sperimentazione dell'ape sociale che, come noto, consiste in un sussidio economico sino all'età di vecchiaia.
Il regime sperimentale donna si conferma con le restrizioni del passato.
Può essere fruito dalle lavoratrici che si riconoscono in uno dei seguenti profili di tutela: assistano familiari in condizione di disabilità ; abbiano una invalidità civile riconosciuta di almeno il 74% ; siano lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura della crisi d'impresa
Occorre altresì aver maturato 61 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024 con uno sconto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
Rosalba Pellegrini
2025-11-05 03:27:46
Numero di risposte
: 25
Ai sensi del decreto legislativo 503/1992, in deroga al requisito sopra indicato, è prevista un’anzianità contributiva minima di 15 anni per le seguenti categorie di lavoratori.
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita.
Insieme al requisito anagrafico è richiesto l’ulteriore requisito contributivo di almeno 20 anni; a tali fini è da considerare tutta la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’iscritto.
I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996 conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni e di una anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che l’importo della pensione risulti pari all’importo dell’assegno sociale.
In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età con cinque anni di contribuzione effettiva.
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