Quanti anni di contributi servono per avere la pensione di invalidità?
Patrizia Mancini
2025-11-01 13:04:41
Numero di risposte
: 34
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione previdenziale, erogata dall'Inps a domanda, prevista per i lavoratori dipendenti privati e autonomi, nonché agli iscritti alla gestione separata, legata a due condizioni:
il versamento di contributi per almeno cinque anni,
dei quali tre nell’ultimo quinquennio precedente alla domanda,
e il riconoscimento da parte dell’ufficio medico legale dell’Inps
che “la capacità di lavoro dell’assicurato, in occupazioni confacenti alle sue attitudini,
sia ridotta in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, a meno di un terzo”.
Sono considerati utili ai fini della trasformazione e per il perfezionamento dei requisiti contributivi,
i periodi di godimento dell'assegno di invalidità,
nei quali non si è prestata attività lavorativa.
Emilia Bruno
2025-10-25 03:50:40
Numero di risposte
: 20
Il requisito necessario per ottenere questa pensione è avere un’invalidità permanente con riduzione della capacità lavorativa non inferiore a due terzi e un minimo di 5 anni di contributi obbligatori di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.
Agenti e rappresentanti di commercio in possesso dei seguenti requisiti: un minimo di 5 anni di contributi obbligatori di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda;
un’invalidità con riduzione della capacità lavorativa non inferiore a due terzi .
Occorrono i requisiti indicati nella guida.
Prima di inviare la domanda, è necessario verificare di essere in possesso dei requisiti previsti nell’anno solare di riferimento.
Emanuela Monti
2025-10-15 08:17:27
Numero di risposte
: 32
Se possiedi un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, puoi accedere ad Ape Sociale, un anticipo pensionistico disponibile dai 63 anni e 5 mesi, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia, se hai almeno 30 anni di contributi.
Se sei un lavoratore precoce con un anno di contributi versati prima dei 19 anni e un’invalidità pari o superiore al 74%, puoi ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contributi.
Con una invalidità di almeno 80% e sei un lavoratore dipendente del settore privato, puoi andare in pensione di vecchiaia anticipata con 20 anni di contributi, con un requisito di età inferiore rispetto a quello previsto per la generalità dei lavoratori.
Nel caso tu sia un lavoratore dipendente con un’invalidità riconosciuta superiore al 74%, hai diritto alla maggiorazione di due mesi di contribuzione per ogni anno di servizio effettivamente svolto, fino a un massimo di 5 anni, presso la pubblica amministrazione o aziende private.
Vittorio Cattaneo
2025-10-09 14:39:17
Numero di risposte
: 15
Per poter richiedere la pensione di vecchiaia anticipata, i lavoratori dipendenti devono essere in possesso:
– del requisito sanitario, riconosciuto dall’INPS, pari ad una invalidità non inferiore all’80%,
– del requisito amministrativo che è pari, per il 2025, a 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini, con almeno 20 anni di contributi.
Silvia Valentini
2025-10-01 07:39:35
Numero di risposte
: 30
I requisiti amministrativi richiesti, sono, invece:
almeno 260 contributi settimanali di cui 156 maturati nei cinque anni che precedono la presentazione della domanda.
Per perfezionare tale requisito contributivo minimo, può essere utilizzata tutta la contribuzione ed anche quella estera maturata in paesi convenzionati con l’Italia.
Ercole Guerra
2025-09-27 20:35:48
Numero di risposte
: 28
Pagamento di almeno cinque anni di contribuzione in EPAP, tre dei quali nel quinquennio precedente all’anno di presentazione della domanda di pensione di inabilità.
Anzianità di iscrizione non inferiore a cinque anni, anche se non consecutivi.
L’anzianità di iscrizione utile per il diritto alla pensione di invalidità decorre dalla data di prima iscrizione all’Epap, indipendentemente dall’eventuale cessazione dell’attività, in costanza di iscrizione all’Albo professionale.
Quanto previsto dal punto tre e quattro non è necessario se l’infortunio è avvenuto durante lo svolgimento dell’attività professionale.
Il diritto alla pensione viene riconosciuto anche nei casi in cui la riduzione della capacità all’esercizio dell’attività professionale oltre ai limiti stabiliti dal punto A preesista all’iscrizione all’Ente, purché vi sia stato successivo aggravamento o siano sopraggiunte nuove infermità.
Michela Longo
2025-09-17 00:53:52
Numero di risposte
: 18
Può richiedere l’Assegno chi, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, ha: una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo;
maturato almeno cinque anni di assicurazione e 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.
Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa.
Il diritto alla prestazione può essere perfezionato anche con contribuzione estera maturata in Paesi dell’Unione europea o in Paesi extracomunitari convenzionati con l’Italia.
In tal caso, l’accertamento del diritto a pensione può essere effettuato con la totalizzazione internazionale dei periodi assicurativi italiani ed esteri.
L’importo della pensione, invece, viene calcolato in proporzione ai contributi accreditati nell’assicurazione italiana, secondo il criterio del pro-rata che si applica alle prestazioni in regime internazionale.
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