Quali sono le categorie protette per i contributi pensionistici?
Cassiopea Mazza
2025-11-29 06:02:20
Numero di risposte
: 21
La Legge 68/99 tutela le seguenti categorie di persone: persone invalide con invalidità civile superiore al 45%; invalidi sul lavoro con invalidità superiore al 33%; invalidi di guerra e civili di guerra; persone non vedenti, con una vista pari o inferiore a un decimo; persone sordomute; vedove, orfani, profughi, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Le aziende devono infatti riservare posti ai lavoratori svantaggiati in base al numero dei dipendenti assunti in azienda: assunzione di 1 persona appartenente alle Categorie Protette per aziende con un numero di lavoratori compreso tra i 15 e i 35 dipendenti; assunzione di 2 persone appartenenti alle Categorie Protette per imprese con un numero di dipendenti compreso tra i 36 e i 50 dipendenti; 7% di persone appartenenti alle Categorie Protette per aziende con più di 50 dipendenti.
Fanno parte delle Categorie Protette tutte le persone con disabilità per le quali esistono tutele di legge sancite dalla Costituzione Italiana, affinché possano essere inserite nel mercato del lavoro.
Le agevolazioni economiche vengono concesse dall’INPS alle aziende che ne fanno richiesta, sulla base dell’imponibile previdenziale.
Quest’ultimo varia in base al grado di invalidità riconosciuto al dipendente dalla commissione medica e spetta per un numero di anni variabile, sempre a seconda della percentuale di invalidità del dipendente.
Per il 2021, le agevolazioni fiscali per le aziende prevedono uno sgravio di 36 mesi: equivalente al 70% della retribuzione mensile imponibile per fini previdenziali con ridotta capacità lavorativa superiore al 79%; equivalente al 35% della retribuzione mensile imponibile per fini previdenziali con ridotta capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79%.
Maddalena Gatti
2025-11-19 04:09:36
Numero di risposte
: 28
I lavoratori con invalidità superiore all'80%, dipendenti del settore privato, iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e ai fondi di previdenza sostitutivi dell'AGO, possono accedere al pensionamento anticipato con 20 anni di contributi a 61 anni (se uomini) o 56 anni (se donne).
La maggiorazione contributiva è riconosciuta a:
Sordomuti
Invalidi con invalidità riconosciuta superiore al 74%
Invalidi di guerra
Invalidi per causa di servizio
Inoltre, i lavoratori invalidi al 74% possono richiedere anche l'Ape Sociale, un altro strumento di pensionamento anticipato che consente di andare in pensione con minori requisiti di età e contributivi rispetto al sistema ordinario.
Fabrizio Ferretti
2025-11-12 20:45:41
Numero di risposte
: 15
Il beneficio è destinato a:
lavoratori sordomuti;
lavoratori con invalidità riconosciuta, per qualsiasi causa, superiore al 74%;
lavoratori con invalidità riconducibile alle prime quattro categorie della tabella A allegata al Testo Unico delle norme in materia di pensione di guerra.
Sono presi in considerazione i periodi di attività lavorativa:
svolti in concomitanza con il possesso del requisito sanitario richiesto, anche prima del 1° gennaio 2002;
alle dipendenze di pubbliche amministrazioni;
alle dipendenze di aziende private o cooperative.
La maggiorazione del periodo di servizio svolto:
non si configura come un accredito di contributi sulla posizione assicurativa;
non è rilevante nel calcolo della quota di pensione contributiva o della pensione da liquidare esclusivamente con il sistema contributivo;
è utile al calcolo delle quote di pensione con il sistema retributivo;
è riconosciuta come maggiorazione di un sesto, proporzionale al numero di settimane di lavoro svolto per periodi inferiori all'anno;
è attribuita all’atto della liquidazione della pensione o del supplemento contemporaneamente alla presentazione della domanda di pensione.
Sono esclusi i periodi coperti da contribuzione volontaria, figurativa o derivante da riscatto non correlato ad attività lavorativa.
La maggiorazione di anzianità contributiva spetta per i periodi di attività effettivamente prestati.
Noel Fabbri
2025-11-04 22:27:39
Numero di risposte
: 24
I lavoratori dipendenti del settore privato riconosciuti invalidi in misura non inferiore all’80% possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con un requisito di età inferiore rispetto a quello previsto per la generalità dei lavoratori.
La pensione di vecchiaia anticipata può essere richiesta dai soli lavoratori dipendenti (del settore privato) se riconosciuti invalidi dall’INPS, in misura non inferiore all’80%.
I titolari di Assegno ordinario di invalidità possono richiedere la trasformazione dell’assegno in pensione di vecchiaia inviando, a corredo della domanda di pensione, anche la relativa documentazione che attesta il riconoscimento da parte dell’INPS dello stato invalidante.
Per poter richiedere la pensione di vecchiaia anticipata i lavoratori devono essere titolari di contributi.
Leggi anche
- Quando i periodi di invalidità danno diritto ai contributi figurativi?
- Chi ha un'invalidità va in pensione prima?
- Quanto conta l'invalidità per la pensione?
- Come influisce l'invalidità sulla pensione?
- Che valore hanno i contributi figurativi ai fini pensionistici?
- Quanti anni di contributi per la pensione di invalidità?
- Quali sono i diritti di un invalido civile con 20 anni di contributi?
- Cosa comporta la 104 ai fini pensionistici?
- Quanti anni di contributi servono per avere la pensione di invalidità?
- Quali sono i contributi per le persone con disabilità?
- Quanto perdo con i contributi figurativi?
- Quanti anni di contributi servono per andare in pensione?