Come funziona la maternità con il lavoro?
Kayla Giuliani
2025-10-29 18:23:28
Numero di risposte
: 25
In Italia le mamme lavoratrici dipendenti hanno diritto ad alcune tutele e sostegni durante la maternità.
La legislatuzione prevede che le lavoratrici in stato di gravidanza siano tutelate e che il datore di lavoro garantisca la loro sicurezza e salute.
Hanno diritto ad un congedo di maternità di 5 mesi, che può essere scelto in base alle esigenze personali.
Inoltre, hanno diritto ad un'indennità di maternità pari all'80% della loro retribuzione durante il congedo.
Le mamme lavoratrici dipendenti possono anche usufruire di ulteriori tutele, come il congedo parentale e i riposi giornalieri per allattamento.
Il congedo parentale può essere utilizzato per un massimo di 10 mesi e può essere frazionato.
I riposi giornalieri per allattamento sono previsti per le mamme lavoratrici o per i padri lavoratori che devono accudire il bambino.
Inoltre, i genitori hanno diritto ad astenersi dal lavoro in caso di malattia del figlio e non possono essere licenziati durante la gravidanza o fino al primo anno di età del bambino, salvo casi eccezionali.
Ippolito Barone
2025-10-29 15:33:14
Numero di risposte
: 14
Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio.
Il diritto al congedo è esteso alle lavoratrici dipendenti, apprendiste, operaie, impiegate, dirigenti, disoccupate o sospese, lavoratrici agricole, lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari, lavoratrici a domicilio, lavoratrici LSU o APU e dipendenti di Amministrazioni Pubbliche.
Il Testo unico sulla maternità e paternità prevede che tale congedo abbia carattere obbligatorio, in quanto diritto indisponibile della lavoratrice, a cui essa non può in alcun caso rinunciare.
L’Articolo 16 del Testo Unico vieta di adibire al lavoro le donne: a) durante i 2 mesi precedenti la data presunta del parto; b) ove il parto avvenga oltre tale data, per il periodo intercorrente tra la data presunta e la data effettiva del parto; c) durante i 3 mesi dopo il parto.
La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto una notevole novità sul tema, prevedendo una modalità di fruizione alternativa a quella prevista dal comma 1, con la facoltà alle lavoratrici di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l’evento del parto, entro i 5 mesi successivi allo stesso.
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