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Accettazione con beneficio di inventario: quando scade il termine?

Giuseppina Pellegrini
Giuseppina Pellegrini
2025-06-25 05:41:55
Numero di risposte : 2
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Il chiamato all'eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l'inventario entro tre mesi dal giorno dell'apertura della successione o da quando ha avuto notizia della devoluta eredità. Se entro questo termine ha cominciato l’inventario, ma non è stato in grado di completarlo, può ottenere dal tribunale del luogo in cui si è aperta la successione una proroga che, salvo gravi circostanze, non deve eccedere i tre mesi. Trascorso tale termine senza che l'inventario sia stato compiuto, il chiamato all'eredità è considerato erede puro e semplice. Una volta compiuto l'inventario, il chiamato che non ha ancora dichiarato di accettare l’eredità con beneficio di inventario ha quaranta giorni dal compimento dell'inventario per deliberare se accetta o rinunzia all'eredità, e trascorso questo termine senza che abbia deliberato, è considerato erede puro e semplice. Il chiamato all'eredità che non è nel possesso di beni ereditari, può invece fare la dichiarazione di accettare col beneficio d'inventario fino a che il diritto di accettare non è prescritto. Quando il chiamato che non è in possesso dei beni ereditari ha fatto l'inventario non preceduto da dichiarazione d'accettazione, questa deve essere fatta nei quaranta giorni successivi al compimento dell'inventario, e in mancanza, il chiamato perde il diritto di accettare l'eredità.
Quirino De Angelis
Quirino De Angelis
2025-06-25 05:26:23
Numero di risposte : 3
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Se il chiamato all’eredità è nel possesso dei beni ereditari, l’inventario deve essere fatto nei tre mesi dall’apertura della successione, altrimenti decade dal beneficio e viene considerato erede puro e semplice. Il chiamato all’eredità che non è nel possesso dei beni ereditari, può fare la dichiarazione di accettazione nel termine di prescrizione del diritto di accettare, che è di 10 anni. Fatta la dichiarazione, l’inventario va fatto entro tre mesi, salvo proroga, altrimenti il chiamato viene considerato erede puro e semplice. Se, invece, viene fatto prima l’inventario, la dichiarazione di accettazione con beneficio di inventario va fatta entro 40 giorni dal compimento dell’inventario, in mancanza il chiamato perde il diritto di accettare l’eredità. Chiunque ha interesse può chiedere all’autorità giudiziaria di fissare un termine entro il quale il chiamato deve o accettare o rinunziare.
Irene Neri
Irene Neri
2025-06-25 03:57:30
Numero di risposte : 9
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Se l’erede è in possesso di beni ereditati e intende accettare l’eredità con beneficio d’inventario, lo deve fare entro tre mesi dalla data della morte. Se l’inventario non è compiuto nei tre mesi, l’accettante decade dal beneficio e viene considerato erede puro e semplice con la conseguenza che dovrà farsi carico di tutti gli eventuali debiti del defunto. Se l’erede non è in possesso di beni appartenenti al defunto, può chiedere l’accettazione con beneficio di inventario entro dieci anni dalla morte. L’inventario deve essere compiuto entro tre mesi dalla data della dichiarazione di accettazione con beneficio d’inventario. In entrambi i casi, se è impossibile concludere l’inventario entro il termine dei tre mesi, può essere concessa una proroga, ma deve essere depositata una richiesta motivata di proroga prima della scadenza del termine dei tre mesi.
Giacinto Giordano
Giacinto Giordano
2025-06-25 03:15:50
Numero di risposte : 5
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Il termine per la scadenza dell'accettazione con beneficio di inventario dipende dal tipo di bene ereditario. I beni mobili perdono la natura di beni ereditari dopo cinque anni dalla dichiarazione di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, sicchè l’autorizzazione del Tribunale non è necessaria dopo che sia trascorso tale periodo. Per gli altri beni, secondo la giurisprudenza del Tribunale di Genova, la cessazione della fase dell’eredità beneficiata è ricondotta a due ipotesi: Nell’ipotesi di liquidazione individuale, occorre attendere che siano trascorsi tre anni dal momento in cui lo stato di graduazione è divenuto definitivo. In caso di liquidazione concorsuale, devono trascorrere dieci anni dalla morte del de cuius. Alla conclusione della fase dell’eredità beneficiata i beni mobili ed immobili pervenuti per successione perdono la natura di beni ereditari. Perciò, anche dopo la scadenza di tali termini, nel caso in cui i beni appartengano a incapaci, l’autorizzazione per gli atti di vendita e per gli altri atti dispositivi sarà richiesta al solo Giudice Tutelare.
Vittoria Ferretti
Vittoria Ferretti
2025-06-25 02:16:35
Numero di risposte : 3
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Se il chiamato è già in possesso dei beni ereditari, allora dovrà effettuare l’inventario dei beni facenti parte l'eredità entro tre mesi dall’apertura della successione, pena la perdita del beneficio e l’acquisizione della qualità di erede puro e semplice. A questo punto, se l’inventario è stato predisposto nei termini, allora il chiamato all'eredità avrà 40 giorni di tempo per decidere se accettare o meno. Invece, nel caso in cui, il chiamato all’eredità non sia in possesso dei beni ereditari, questi può scegliere di accettare l'eredità con beneficio d’inventario in un tempo molto più lungo, ovvero entro il termine di prescrizione di 10 anni dall’apertura della successione. Ma vi è un altro caso di accettazione tacita dell’eredità: si verifica quando il chiamato all’eredità, entro tre mesi dall’apertura della successione, non effettui l’inventario dell’eredità e la dichiarazione di accettazione con beneficio d’inventario. In caso di inerzia del chiamato all'eredità, nel possesso dei beni ereditari, questi diviene infatti erede a tutti gli effetti e non può più rinunciare all’eredità.
Antimo Messina
Antimo Messina
2025-06-25 02:08:34
Numero di risposte : 4
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I termini per l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario sono: 3 mesi dalla data del decesso se il chiamato all'eredità è nel possesso dei beni caduti in successione. Se l'inventario non è compiuto nei 3 mesi, salvo proroga concessa dal Giudice, l'erede decade dal beneficio e viene considerato erede puro e semplice. 10 anni dal decesso, se il chiamato non è nel possesso dei beni.