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Satira: cos'è e come funziona?

Ida Cattaneo
Ida Cattaneo
2025-04-21 21:48:03
Numero di risposte: 6
Nella sua definizione enciclopedica, la satira viene descritta come una “composizione poetica che evidenzia e mette in ridicolo passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati vizi o difetti) o dall’ideale etico dello scrittore”. Nell’accezione più estensiva del termine, fare satira significa quindi rappresentare o descrivere persone e situazioni per sottolinearne, spesso in modo caricaturale, gli aspetti negativi, quale che sia il mezzo utilizzato. Trattare temi di politica, costume e attualità attraverso la satira, che ne dà un racconto volutamente esasperato, ha lo scopo di veicolare un contenuto in chiave spesso comica e ironica per suscitare nel pubblico una riflessione.
Mercedes Caruso
Mercedes Caruso
2025-04-21 21:35:52
Numero di risposte: 6
La satira è lo strumento per deridere personaggi e vizi pubblici. Si intende non solo un’opera di letteratura, ma anche uno spettacolo, un atteggiamento, un discorso che sottolineino particolari aspetti della civiltà umana con intento critico, deridendo personaggi e vizi pubblici, e disegnandoli attraverso l’arma del ridicolo in tutte le sue sfumature. Il genere satirico è per sua natura difficile da definire, poiché si situa a metà tra comico e serio, tra realismo e grottesco, distinto forse soprattutto dalla propensione a scardinare anche con violenza forme e usi propri della cultura ufficiale. La parola satira viene dal latino satura, nell’espressione lanx satura, che indicava il piatto di primizie offerte agli dei.