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Quando è necessario l'amministratore di condominio?

Ausonio Mancini
Ausonio Mancini
2025-09-15 12:39:33
Numero di risposte : 21
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L’amministratore di condominio diventa obbligatorio quando: Il condominio è composto da più di 8 unità immobiliari Viene richiesto dalla maggioranza dei condomini in strutture più piccole Se un condominio supera le 8 unità e non nomina un amministratore, può trovarsi in situazione di irregolarità, con conseguenze legali e gestionali L’assenza di un amministratore obbligatorio comporta gravi rischi come ad esempio confusione nella gestione finanziaria, inadempienze burocratiche e fiscali ed impossibilità di deliberare interventi urgenti.
Gino Romano
Gino Romano
2025-09-06 02:24:40
Numero di risposte : 20
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L'obbligo dell'amministratore condominiale è previsto dalla legge italiana, solo per alcuni condomini. Quando i condomini sono più di otto, se l’assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell’amministratore dimissionario. Oggi, la nomina di un amministratore condominiale obbligatorio esclusivamente in presenza di almeno nove condomini, nei casi diversi non vi è alcun amministratore di condominio con obbligo di nomina, quindi esistono i condomini senza amministratore. Nel caso sarà necessario individuare una figura di facente funzioni (mandatario dei condomini) che si occupi della gestione del fabbricato. Senza la presenza di una soggetto fisico o giuridico, che, adempia alle mansioni evidenziate sarà difficile gestire la quotidianità condominiale. Per il condominio con non più di quattro condomini, in mancanza della nomina di un amministratore, le ritenute dovranno essere effettuate da uno qualunque dei condomini.
Fernando Sorrentino
Fernando Sorrentino
2025-08-29 09:19:14
Numero di risposte : 18
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Quando i condomini sono più di otto, se l’assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell’amministratore dimissionario. Oggi, alla luce della Riforma, la nomina di un amministratore in una edificio condominiale è obbligatoria esclusivamente quando si è in presenza di almeno nove condomini, nei casi diversi non vi è alcun obbligo di nominare un amministratore del condominio. Se l’amministratore si dimette non siamo in presenza di un condominio senza amministratore atteso che il dimissionario resta in carica fino a quando non viene materialmente sostituito da quello nuovo. Nei condomini senza amministratore è necessario individuare una figura di facente funzioni che si occupi della gestione del fabbricato, ad esempio saldare i fornitori, incassare le quote, rendicontare le spese. In mancanza della nomina di un amministratore, le ritenute dovranno essere effettuate da uno qualunque dei condomini.
Mercedes Moretti
Mercedes Moretti
2025-08-29 08:33:41
Numero di risposte : 23
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Se all’interno del condominio ci sono più di 8 condòmini, cioè più di 8 nuclei abitativi, la nomina dell’amministratore è obbligatoria, come prevede l’articolo 1129 del Codice Civile. Fino a 8 condomini la nomina dell’amministratore non è obbligatoria. Nominare un amministratore è di certo un’ottima scelta se esistono delle problematiche specifiche in condominio, così da avere una figura terza che possa gestire e mediare, anche grazie ai poteri di cui è investito per legge. Se si decide di nominare un amministratore esterno per un evento o una necessità specifica, ad esempio in occasione del rifacimento del tetto, la nomina può essere anche temporanea, 6 mesi, 12 mesi o per tutta la durata dei lavori. L’amministratore si nomina in assemblea condominiale, la quale può essere convocata anche da un solo condòmino. Se alla termine dell’assemblea, l’amministratore non viene nominato perché non si è riusciti a trovare un comune accordo e non c’è stata la maggioranza, ci si rivolge direttamente al giudice. Un consigliere condominiale può diventare amministratore condominiale? Sì, se presente un consigliere condominiale, questi può diventare l’amministratore del condominio a patto che segua dei corsi di formazione dedicati. Nel caso in cui l’amministratore sia obbligatorio, ma i condòmini si rifiutano di procedere alla nomina, a “sostituire” l’amministratore effettivo c’è un condòmino che si occupa di alcune mansioni dell’amministratore.