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Cosa succede se lavoro più di 48 ore a settimana?

Sasha Giordano
Sasha Giordano
2025-09-12 03:58:37
Numero di risposte : 20
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Il datore di lavoro è quindi la persona che ha il potere direttivo e il compito di gestire l’attività manuale o intellettuale del lavoratore, ovviamente nel rispetto delle esigenze economico-produttive dell’azienda. Il decreto sopra citato numero 66/2003 ha stabilito una serie di limiti riguardanti l’impegno lavorativo dei dipendenti come, orario giornaliero, normale orario settimanale, riposo giornaliero, riposo settimanale e pause intermedie. Questo per tutelare il benessere psico-fisico della persona che presta attività lavorativa per l’azienda. Sempre nell’articolo troviamo un tetto alla durata media dell’orario di lavoro, infatti non è possibile superare le 48 ore per un periodo di 7 giorni, comprese le ore di straordinari. Superando le 40 ore settimanali (o il limite di tempo pieno) il dipendente ha il diritto ad avere in busta paga le maggiorazioni retributive previste dal Ccnl applicato o in alternativa usufruire di riposi compensativi. Tutto questo spetta anche a chi supera le 48 ore settimanali, ma è d’obbligo tenere presente che la legge, come prescritto dall’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo numero 66/2003, prevede un limite: il ricorso «a prestazioni di lavoro straordinario deve essere contenuto». Normalmente i contratti collettivi stabiliscono un limite massimo annuale in cui sono autorizzate le ore di lavoro straordinario: l’utilizzo dello straordinario è ammesso «per un periodo che non superi le duecentocinquanta ore annuali».
Deborah Greco
Deborah Greco
2025-09-12 00:51:57
Numero di risposte : 19
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Sono consentite settimane di lavoro con prestazioni superiori alle 48 ore purchè nel periodo di riferimento si verifichino settimane di minor intensità, in modo che la media lavorativa si mantenga nel limite legale suddetto. Nel decreto viene evidenziato l’obbligo della comunicazione alla Direzione Provinciale del Lavoro – Servizio ispezione del lavoro ogni qualvolta avviene il superamento delle 48 ore di lavoro settimanale. L’obbligo è per tutte le unità produttive con più di dieci dipendenti ed è un adempimento sia per lavoratori pubblici che per lavoratori privati. Tale obbligo non ricorre per lavoratori il cui travalicamento di detto limite trovi una compensazione nell’ambito dell’orario settimanale programmato nel lungo periodo o per lavoratori la cui prestazione lavorativa oltre la quarantesima ora non dia luogo a prestazioni di lavoro straordinario. La durata massima come limite medio legale dell’orario di lavoro, pur lasciando alla contrattazione collettiva la potestà di individuare il limite legale, è di 48 ore settimanali. Tale limite, comprensivo dell’orario di lavoro ordinario e straordinario, deve essere rispettato in riferimento al modulo organizzativo determinato dal datore di lavoro, sia nel caso esso sia rigido, sia nel caso esso sia mutiperiodale. Gli illeciti amministrativi avvengono al superamento dei limiti quantitativi e tipologici. Superamento delle 48 ore settimanali.