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Cosa dice la legge sugli straordinari?

Giuliana Gallo
Giuliana Gallo
2025-11-01 22:20:45
Numero di risposte : 32
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La legge stabilisce che l’orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali, demandando alla contrattazione collettiva la possibilità di definire una durata inferiore. La legge prevede che il lavoro straordinario debba essere contenuto e che debba svolgersi secondo le modalità ed i limiti previsti dalla contrattazione collettiva. In assenza di definizione da parte della contrattazione, la legge stabilisce la durata massima del lavoro straordinario in 250 ore annue. La prestazione di lavoro straordinario deve sempre essere espressamente autorizzata dal datore di lavoro o da chi ne fa le veci e deve essere computata a parte e compensata con le maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi di lavoro. Il compenso per lavoro straordinario non rientra, se non previsto dalle parti contrattuali, tra gli elementi che compongono la retribuzione ordinaria, restando quindi escluso dal calcolo di spettanze economiche come le ferie, le festività e le mensilità aggiuntive. Il lavoro straordinario può essere retribuito a forfait, cioè quantificando un compenso onnicomprensivo non vincolato al numero di ore effettivamente lavorate oltre l’orario di lavoro. La normativa sul lavoro straordinario non si applica quando la durata dell’orario di lavoro, a causa delle caratteristiche dell’attività esercitata, non è misurata o predeterminata o può essere determinata dai lavoratori stessi.
Marco Leone
Marco Leone
2025-11-01 19:15:23
Numero di risposte : 26
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Il lavoro straordinario è consentito, ma non deve superare il totale massimo a 48 ore settimanali. Questi limiti sono definiti dal Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66, che garantisce il rispetto del diritto al riposo e alla salute dei lavoratori. Di norma, il lavoro straordinario è volontario e il lavoratore ha il diritto di rifiutare prestazioni aggiuntive rispetto all’orario contrattuale. Tuttavia, esistono delle eccezioni in cui lo straordinario può diventare obbligatorio: Previsioni del contratto collettivo, Accordo individuale, Circostanze eccezionali. L’articolo 2108 del Codice Civile stabilisce che, in caso di prolungamento dell’orario normale, il lavoratore ha diritto a una retribuzione maggiorata. Il Decreto Legislativo n. 66/2003 stabilisce che ogni lavoratore ha diritto a 11 ore consecutive di riposo ogni 24 ore.
Terzo D'amico
Terzo D'amico
2025-11-01 18:27:18
Numero di risposte : 22
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La durata media dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario. Secondo l’articolo 5 del citato decreto legislativo 66/2003, il limite di ore di lavoro straordinario per ogni anno è pari a 250 ore. Per legge, gli straordinari devono essere pagati attraverso una maggiorazione sull’importo della retribuzione oraria. Il ricorso al lavoro straordinario è ammesso soltanto con un accordo tra datore di lavoro e lavoratore. In casi di eccezionali esigenze tecnico-produttive e di impossibilità di fronteggiarle attraverso l’assunzione di altri lavoratori. In casi di forza maggiore o casi in cui il mancato svolgimento del lavoro straordinario possa dare luogo a un pericolo grave e immediato oppure a un danno alle persone o alla produzione. Eventi particolari, come mostre, fiere e manifestazioni collegate all’attività produttiva, nonché allestimento di prototipi, modelli o simili.
Raniero Vitale
Raniero Vitale
2025-11-01 16:49:26
Numero di risposte : 23
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La normativa prevede un limite massimo di 40 ore settimanali, oltre le quali non dovrebbe svolgersi alcuna mansione lavorativa. Inclusi gli straordinari, le ore massime consentite per ciascuna settimana sono invece 48. Il Decreto Legislativo n. 66/2003 ha stabilito questo limite. Ogni settimana lavorativa prevede un totale di 8 ore massime di straordinari. Il Decreto Legislativo n. 66/2003 ha anche imposto un limite annuale di 250 ore di straordinario. Il decreto legislativo appena citato non prevede limiti giornalieri, tra i diritti dei lavoratori si parla di diritto al riposo pari ad 11 ore ogni 24. Da ciò si deduce che, al massimo, ciascuna giornata lavorativa deve prevedere 13 ore e non di più.